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venerdì 13 Gennaio 2023

La memoria è sovversiva. Quando Fellini intuì e smascherò il fascismo eterno

“Amarcord”, regia di Federico Fellini, soggetto e sceneggiatura di Federico Fellini e Tonino Guerra, con Bruno Zanin, Pupella Maggio, Magali Noel, Ciccio Ingrassia, Armando Brancia, Nando Orfei, Italia 1973. I 50 anni di un capolavoro della cinematografica italiana e la potenza dell’arte: perché se il re è nudo resta pericoloso, ma non è più credibile

venerdì 14 Ottobre 2022

Le immagini come parole (e pietre). Jean-Luc Godard

Il cinema e il lavoro collettivo, la contestazione ribelle e la responsabilità dell’artista, il mai tradito dialogo con gli spettatori. Fino all’ultimo respiro con uno dei padri della Nouvelle Vague: “Quando ero bambino mi rimproveravano perché raccontavo storie. Adesso che sono adulto e regista tutti mi chiedono perché non racconto storie”

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Gli omicidi di Valarioti e Losardo. “Sostenete i nostri docufilm contro la ’ndrangheta”

Prodotti da Ugly Films, piccola ma battagliera società cinematografica indipendente, promossi in collaborazione con l’Anpi provinciale di Reggio Calabria, i due cinedocumentari raccontano due vicende umane inedite della lotta alle mafie, e hanno fatto riaprire le indagini su almeno uno dei due casi. Dopo le presentazioni in Calabria, le opere sono in tour per l’Italia. Per sostenere le spese di realizzazione, ingenti in una piccola realtà, l’associazione dei partigiani reggini ha lanciato un appello e una sottoscrizione. Storie come quelle di tante altre vittime innocenti della barbarie mafiosa e ‘ndranghetistica sono più attuali che mai e non possono restare nel dimenticatoio. Soprattutto tra le giovani generazioni. “Aiutateci a portarle ovunque sia possibile”. Le coordinate bancarie per contribuire

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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