Diritti, solidarietà, integrazione: con queste parole d’ordine si avvierà domenica 30 settembre dalle ore 17.00 la seconda edizione di un quadrangolare amatoriale di calcio a 8 in cui mettere al centro i valori della solidarietà, dell’accoglienza, dell’integrazione e per chiedere, come sancito dalla nostra costituzione, il riconoscimento dei diritti inviolabili per tutti gli esseri umani.

L’iniziativa è promossa dalla  sezione ANPI Trullo-Magliana “Franco Bartolini” in collaborazione con Calciosociale e con il patrocinio della Regione Lazio e del Municipio Roma XI Arvalia-Portuense.

In un comunicato i promotori scrivono: “Domenica 30 settembre dalle ore 17.00 si terrà la seconda edizione di un quadrangolare amatoriale di calcio a 8 in cui mettere al centro i valori della solidarietà, dell’accoglienza, dell’integrazione e per chiedere, come sancito dalla nostra costituzione, il riconoscimento dei diritti inviolabili per tutti gli esseri umani.

Consapevoli dell’importanza e dalla passione per lo sport che tutti noi abbiamo fin da piccoli siamo certi che la pratica sportiva può assumere un valore sociale e di coscienza civile facilitando l’interazione tra mondi, ceti sociali, culture, lingue e religioni differenti. Per questo motivo vi invitiamo a scendere in campo in nome dell’integrazione, della legalità, dell’anti-razzismo e dei diritti per tutti, in nome di uno sport quale strumento di coesione e di coinvolgimento.

Il torneo si svolgerà presso il Campo dei Miracoli di Corviale, il primo esperimento di architettura sociale in una periferia romana, gestito dal Calciosociale i cui principi e valori si esprimono attraverso il gioco del calcio inteso come metafora della vita riuscendo così a promuovere i valori dell’accoglienza, del rispetto delle diversità, della corretta crescita della persona e del sano rapporto con la società. Il quadrangolare vedrà la partecipazione di squadre significative quali:

Pineto United, neonata squadra di calcio popolare di Roma Nord-Ovest. I ragazzi della squadra, richiedenti asilo e giovani del quartiere, insieme al “Comitato Valle dell’Inferno” e altre realtà del territorio hanno iniziato a sfalciare l’ex campo del borghetto dei fornaciai. E’ in quel momento che nasce il nome della squadra, dalla consapevolezza che l’unione tra tutte le realtà territoriali che hanno a cuore le sorti del Pineto possa e debba essere l’unica strada percorribile per preservare questa fetta di città. Il ripristino del campo di calcio di Valle Aurelia rappresenta, oggi, il “progetto comune”: restituire, dal basso, uno spazio abbandonato al quartiere e avere a disposizione un vero e proprio campo di calcio popolare.

Lokomotiv Trullo, squadra amatoriale di calcio popolare, nata circa 15 anni fa da un gruppo di ragazzi del Trullo. Una squadra che fa dello sport un modo per combattere disuguaglianze ed esclusioni, dove si corre e si fatica solo per il piacere di farlo, diventando testimonial di un calcio bello e fatto di tanta passione.

Liberi Nantes, nasce nel 2007 come l’unica Associazione Sportiva Dilettantistica in Italia, riconosciuta dall’UNHCR, che promuove e garantisce la libertà di accesso allo Sport a rifugiati e richiedenti asilo politico, offrendo a donne e uomini in fuga da paesi in guerra e da situazioni umanitarie drammatiche un’occasione unica di evasione, di recupero della dignità umana, di ricostruzione personale e dei rapporti di amicizia e di fiducia nel prossimo.

All Reds Rugby Femminile, squadra femminile della polisportiva di rugby nata per recuperarne la valenza sociale e popolare: un pallone, un pezzo di prato, qualche amico… uno sport per tutti, al quale tutti possono accedere liberamente.

Da qui la scelta di dare questa connotazione alla squadra, perché sport e società, sport e cultura, non sono distinte rubriche di un programma televisivo, ma componenti indissociabili nella vita. Amanti del rugby e convinti che lo sport come qualunque attività umana, è un modo di fare Politica, nell’accezione più nobile di questa parola.

Durante l’iniziativa ci saranno brevi momenti in cui personalità dello sport, della cultura, dell’associazionismo, delle istituzioni porteranno un saluto ed un messaggio per sottolineare il valore fondamentale dello sport come strumento per sviluppare e diffondere il concetto di solidarietà e per combatter il razzismo”.

Dunque, si scende in campo. “Fatelo anche voi!”, scrivono i promotori. Hanno ragione. E sia: “diamo un calcio al pallone, diamo un calcio al razzismo!”