Quindicinale

N° 36

Copertine

UNA GIORNATA PARTICOLARE

Andrea Liparoto

“Basta con i fascismi”: l’ANPI promuove più di cento iniziative in tutta Italia e un seminario nazionale a Roma

Addio al filosofo Giulio Giorello

giovedì 15 Giugno 2017

Il 2 giugno e la Repubblica come lotta

La Repubblica italiana, come l’Illuminismo, è un progetto, o meglio un insieme di progetti. Proclamata per dotare donne e uomini di questo Paese di strumenti che consentano loro di restare liberi, anzi, di diventarlo ancor di più, è nata da una lotta, quella partigiana; perché non si riduca a un involucro morto deve riconoscersi come lotta in ogni momento

giovedì 15 Giugno 2017

L’invasione delle formiche, l’Unità e il disastro delle coscienze

“E oggi cosa sarà accaduto?”. È ormai un quesito drammaticamente puntuale. Ci si sveglia, quasi tremando, consapevoli che lì fuori il senso della dignità altrui ha preso strade marziane. All’ospedale San Paolo di Napoli una donna anziana è stata abbandonata sul suo letto all’invasione delle formiche. La foto diffusa è raccapricciante. Di circolazione degli insetti […]

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 36 Anno II

del 25 Maggio 2017

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Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

Leggi anche

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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