Tema

Guerra e Pace

venerdì 27 Maggio 2022

In memoria dei ventisei impiccati a Premariacco e San Giovanni al Natisone

Il 29 maggio 1944, la strage nazista. La maggior parte erano giovanissimi. Dino Spanghero, presidente provinciale Anpi Udine, coordinatore regionale e dirigente nazionale dell’associazione dei partigiani: “Ricordare ogni anno i martiri è ribadire l’antifascismo che permea l’intera Costituzione italiana e rilanciare l’impegno per la pace contro ogni guerra”

mercoledì 25 Maggio 2022

Affile, “né patria né onore al criminale Graziani”

Nell’85° della strage di Debra Libanòs, Anpi Nazionale insieme ad Anpi Roma, Comunità Etiope, Circolo Gianni Bosio, altre associazioni e partiti democratici, in presidio per ribadire la richiesta di abbattimento. Il presidente nazionale dei partigiani, Gianfranco Pagliarulo: “Da qui rilanciamo a voce alta la sfida ai nuovi fascisti e ai nuovi nazisti”

lunedì 16 Maggio 2022

Più guerra per tutti, c’è chi dice No. È la maggioranza e si sta organizzando

Non se ne occupa nessun quotidiano a tiratura nazionale, con eccezioni da contare sul palmo di una mano, eppure in Italia il popolo della pace si è mobilitato fin dai primi giorni dell’invasione dell’Ucraina. Ora dal Nord al Sud si sta strutturando in comitati per far sentire la sua voce. Una mappa con i luoghi, le associazioni (Anpi compresa) e i link per quanti volessero darsi da fare

domenica 15 Maggio 2022

Leonardo Becchetti: “La crisi del gas? Un’opportunità per le rinnovabili”

Uno dei massimi esperti di economia civile e sociale, e dei rapporti tra etica e finanza, sulle conseguenze energetiche della guerra in Ucraina e i futuri scenari geopolitici: “le dittature nascono dove ci sono risorse naturali strategiche”, le fonti alternative sono “indispensabili a clima, salute, libertà e pace”, “durante la Guerra Fredda nessuno avrebbe mai pensato di sconfiggere con le armi una potenza nucleare”, “pericolosissima la trance agonistica bellicista”

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Pace, coesistenza, neutralità. Un’altra strada è possibile

Mettere in campo un’alternativa alla guerra si può, riattivando i processi di coesistenza pacifica e di neutralità. Tanti però i nodi da sciogliere, a partire dal ruolo della Nato, che dal 1999 si è trasformata in un agente offensivo che spinge tutti gli “esclusi” a riarmarsi. Il secondo ostacolo è proprio la disastrosa corsa al riarmo dell’Europa, da bloccare al più presto. È difficile parlare oggi di pace, ma è necessario. Non bastano però gli appelli morali: serve una mobilitazione mondiale che esprima una critica politica alla guerra; un movimento che, ricalcando quello dei Partigiani della Pace degli Anni 50, si ponga come obiettivo quello di “non implorare la pace ai fautori di guerra, ma costringerli ad accettarla”. E noi, accanto alla parola pace ne mettiamo un’altra: antifascismo, vera premessa per la realizzazione di una società nuova

Non solo cittadino onorario d’Italia, il capo del fascismo pure laureato honoris causa. In Svizzera

Nasce così, per fare i conti con il passato, “Docteur Mussolini. Un passé sensible”, una mostra all’Università di Losanna (fino al 21 settembre) realizzata grazie ad Anpi Ginevra, Colonie Libere Italiane, Comitato XXV Aprile di Zurigo e le associazioni antifasciste presenti nella Confederazione elvetica, dopo aver chiesto ma non ottenuto dall’ateneo la revoca del diploma conferito al dittatore nel 1937. E si è lanciata una petizione online affinché si ricordi Jean Wintsch, l’unico professore che disse No

KLER.CSK “Non sprecate il mio sacrificio”

80 anni di ANPI – La Resistenza continua

Le tappe salienti dell’impegno dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia si intrecciano strettamente con la vita della Repubblica. Da ieri a oggi. Il video è stato realizzato da Silvia Folchi, testi di Gabriele Bartolini, Silvia Folchi, Andrea Liparoto. Da guardare e scaricare

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