Quindicinale

N° 154

giovedì 13 Novembre 2025

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

mercoledì 12 Novembre 2025

Francobolli partigiani. Le emissioni postali del CLN nelle zone liberate

Sarà visitabile fino a venerdì 14 novembre, a Rivalta Bormida (AL), la mostra filatelica “I Patrioti della Valbormida”, organizzata per ricordare, oltre all’80° della Liberazione, il partigiano Flavio Pistarino nel primo anniversario della morte. Nelle zone liberate dall’occupazione tedesca o dalla Rsi, alcuni Comitati di Liberazione Nazionale compresero la necessità di eliminare dalle affrancature bollate i simboli del regime fascista. Decisero quindi di emettere propri valori postali e/o soprastampare quelli esistenti. E fino al 7 dicembre sarà disponibile un annullo postale speciale. Presentiamo qui alcuni esempi esposti nella mostra

martedì 11 Novembre 2025

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

venerdì 7 Novembre 2025

Gli omicidi di Valarioti e Losardo. “Sostenete i nostri docufilm contro la ’ndrangheta”

Prodotti da Ugly Films, piccola ma battagliera società cinematografica indipendente, promossi in collaborazione con l’Anpi provinciale di Reggio Calabria, i due cinedocumentari raccontano due vicende umane inedite della lotta alle mafie, e hanno fatto riaprire le indagini su almeno uno dei due casi. Dopo le presentazioni in Calabria, le opere sono in tour per l’Italia. Per sostenere le spese di realizzazione, ingenti in una piccola realtà, l’associazione dei partigiani reggini ha lanciato un appello e una sottoscrizione. Storie come quelle di tante altre vittime innocenti della barbarie mafiosa e ‘ndranghetistica sono più attuali che mai e non possono restare nel dimenticatoio. Soprattutto tra le giovani generazioni. “Aiutateci a portarle ovunque sia possibile”. Le coordinate bancarie per contribuire

giovedì 6 Novembre 2025

Astensionismo e democrazia “contratta”

In Italia il voto non attira più, è il sintomo di una crisi profonda che non riguarda solo il nostro Paese e investe la fiducia, la rappresentanza e il senso stesso del convivere democratico. In uno scenario globale segnato da disuguaglianze crescenti, dominio delle big tech, guerre e una sinistra europea afona. Dovremmo porre al centro dell’impegno la costruzione di una democrazia sovranazionale, diversa da quella di Ursula von der Leyen, di riforme che cambino la società, non piegarci a un unilateralismo armato ma occuparci di sociale, lavoro, diritti civili e socioeconomici, welfare. Non è scritto che la democrazia tramonti, il suo destino dipende da tutti noi

mercoledì 5 Novembre 2025

Palestina in mostra, l’arte simbolo di lotta e resistenza

Al museo Santa Giulia di Brescia, le opere di artisti provenienti dalla Palestina e da altre zone di conflitto nel Mediterraneo gridano tutta la voglia di resistere e lottare, il diritto di esistere e non scomparire. L’arte come occasione di riscattare un intero popolo da una narrazione cristallizzata, che schiaccia e opprime, restituendogli la dignità di un’esistenza complessa, di una quotidianità fatta anche di creatività, solidarietà e impegno. Nonostante tutto. Dall’8 novembre 2025 al 22 febbraio 2026

martedì 4 Novembre 2025

“La sinistra deve ritrovare un suo linguaggio popolare”. Parla Bhaskar Sunkara (Jacobin)

Il fondatore della rivista indipendente di oltreoceano (pubblicata anche in Italia) analizza l’ascesa del populismo radicale delle destre in tutto il mondo e la difficoltà dei partiti progressisti di rilanciare un rapporto con l’elettorato, perché incapaci di suscitare passione e senso di appartenenza. “Negli Stati Uniti, la working class ha continuato a spostarsi a sinistra, non a destra, ma i democratici dando per scontati i voti delle minoranze hanno perso gran parte della loro base. Bisogna puntare sui valori morali, perché il progressismo ormai spaventa le persone che vogliono davvero stabilità, sicurezza, dignità”. E mentre Trump porta avanti il suo progetto di disgregazione dell’Europa, negli Usa Giorgia Meloni è percepita come una leader moderata

martedì 4 Novembre 2025

Ebrei di Libia: dalle persecuzioni fasciste al pogrom del 4 novembre 1945

Le ricostruzioni storiche hanno reso evidente l’influenza determinante della colonizzazione e dominazione straniera, italiana prima, britannica poi, sul degrado progressivo dei rapporti fra arabi ed ebrei. Il racconto delle visite di Mussolini a Tripoli, le dichiarazioni di Italo Balbo, il comportamento indecente dei soldati regi, la deportazione. Durante la Seconda guerra mondiale, la Gran Bretagna occupò gran parte del territorio e fu sotto la sua amministrazione che pochi mesi dopo la fine del conflitto, in circostanze mai chiarite pienamente, prese il via a Tripoli un pogrom che durò quattro giorni e causò la morte di 130 persone, il ferimento di 450, e oltre 2.000 profughi

domenica 2 Novembre 2025

Riforma della Giustizia e decreti Sicurezza: dalla democrazia costituzionale allo stato penale?

Il progetto di modifica della Costituzione ha preso il via negli anni Novanta. Oggi stiamo vivendo la tappa finale con la riforma della Giustizia, sbrigativamente definita come riforma per la separazione delle carriere. Il testo è stato approvato in Senato in quarta lettura, con un iter parlamentare senza alcuna possibilità di emendamenti, fatto che non ha precedenti nella storia delle riforme costituzionali. Ora la legge sarà al vaglio del referendum, previsto per la prossima primavera, che essendo una consultazione costituzionale non prevede quorum. Ecco i motivi per opporsi a questo stravolgimento degli assetti democratici

domenica 2 Novembre 2025

I trentanove foglietti nascosti di Orlando Orlandi Posti. Ragazzo a via Tasso, la “tomba dei vivi”

“Roma ’44. Lettere dal carcere di via Tasso di un martire delle Fosse Ardeatine”, pp 128, nuova edizione, Donzelli Editore. Orlando Orlandi Posti è uno dei tanti giovani protagonisti della Resistenza, un “ragazzo nella Roma occupata dai nazisti”, lo definisce lo storico Camillo Brezzi. Opera e lotta contro un regime che aveva fatto proprio della “giovinezza” il suo inno e la sua bandiera, come scrive Alessandro Portelli nell’introduzione al diario. Studente all’istituto magistrale, attivo nell’associazione rivoluzionaria studentesca romana, è arrestato il 3 febbraio 1944 “da un agente tedesco e una spia italiana”, Rinchiuso nel carcere di via Tasso sarà fucilato il 24 marzo alle Fosse Ardeatine

sabato 1 Novembre 2025

Il Ponte sospeso, Giorgia “la curiosa” e la Corte dei Conti

Nell’immediatezza del verdetto dei magistrati contabili che ha stoppato il progetto del ponte di Messina (coperture incerte, danni potenziali, previsioni di traffico inverosimili, impatti ambientali nebulosi), la presidente del Consiglio ha reagito duramente per poi adottare una linea più sfumata. Ma attenzione, è solo apparenza, l’obiettivo non cambia ed è lo svuotamento della democrazia. Perché l’idea è che chi ha il “popolo” dalla sua può fare il proprio comodo

venerdì 31 Ottobre 2025

No al Ponte. Insieme a Messina per un grande corteo nazionale

Dopo la bocciatura della Corte dei Conti il governo Meloni è in grande difficoltà. È il momento di mobilitarsi. La manifestazione promossa per il 29 novembre prossimo, co-organizzata dall’ANPI provinciale unitamente a comitati, associazioni, partiti, sindacati, sarà una buona occasione per continuare la lotta contro i disegni eversivi dell’esecutivo, anche in preparazione del referendum costituzionale sulla riforma della Giustizia della prossima primavera. Ecco tutte le ragioni per bloccare un’opera inutile e pericolosa. Per adesioni corteonoponte29novembre@gmail.com

venerdì 31 Ottobre 2025

Le partigiane e i partigiani di Boves ci parlano. Una storia di famiglia

In occasione dell’82° anniversario della prima strage nazifascista d’Italia, avvenuta il 19 settembre 1943, l’Anpi della cittadina piemontese ha organizzato la mostra “Con voi nel cuore. Fotografie e racconti dei partigiani e delle partigiane di Boves”. L’intento è quello di rendere omaggio ai giovani combattenti che hanno rischiato la vita per donare a noi giustizia, democrazia e libertà. L’associazione dei partigiani ha fatto appello a tutta la popolazione per raccogliere foto, testimonianze, memorie. Il frutto di questo lavoro è stata una rassegna che riesce a trasmetterci quel grande messaggio di libertà

giovedì 30 Ottobre 2025

Con l’ultimo testimone a Melissa, dove la polizia di Scelba fece strage di contadini

Ne uccise tre, colpendoli alle spalle. Era il 29 ottobre 1949. A settantasei anni dall’eccidio, una visita guidata promossa dall’Anpi di Polistena (RC) di concerto con i Comitati provinciali dei partigiani di Reggio Calabria e di Crotone ha reso omaggio alla memoria dei caduti. Con altri braccianti avevano occupato il fondo Fragalà, incolto, chiedevano solo “pane e lavoro”, confidando sul Decreto Gullo, il nome del ministro dell’Agricoltura nell’Italia post-bellica e già confinato dal regime, che riconosceva il diritto di coltivare le terre abbandonate

mercoledì 29 Ottobre 2025

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

martedì 28 Ottobre 2025

Gn, il giro delle scuole e le manganellate della polizia (sugli studenti)

Di nuovo a Torino. Dopo i fatti del Primo Liceo Artistico, stavolta al Liceo Einstein di via Bologna, quartiere Barriera, la distribuzione di volantini dal titolo “Rifiuta la cultura maranza” promossa da Gioventù nazionale (il ramo giovanile di Fratelli d’Italia), sezione D’Annunzio, si è trasformata in scene di violenza. In manette davanti alla sua scuola uno studente minorenne. Insorgono realtà della società civile e l’Anpi provinciale: “Continuano le provocazioni dei giovani fascisti di Gn. Chiediamo al ministro dell’Interno Piantedosi di intervenire per tutelare il normale svolgimento delle lezioni”. Le lettere e gli appelli solidali con i ragazzi di genitori e docenti

martedì 28 Ottobre 2025

Quando l’Italia entrò nella Grande Guerra, dal “colpo di Stato” alla decimazione (per finire con la marcia su Roma)

L’ingresso dell’Italia nella Prima guerra mondiale avvenne contro la volontà popolare e senza il consenso del Parlamento, in maggioranza neutralista. I comandi militari imposero fucilazioni sommarie per reprimere “l’apparire di indisciplina individuale o collettiva nei reparti al fronte”. Fu l’inizio della crisi del sistema liberale, che aprì la strada al nazionalismo autoritario e, infine, al fascismo

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 154 Anno

del 16 Novembre 2025

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venerdì 7 Novembre 2025

Gli omicidi di Valarioti e Losardo. “Sostenete i nostri docufilm contro la ’ndrangheta”

Prodotti da Ugly Films, piccola ma battagliera società cinematografica indipendente, promossi in collaborazione con l’Anpi provinciale di Reggio Calabria, i due cinedocumentari raccontano due vicende umane inedite della lotta alle mafie, e hanno fatto riaprire le indagini su almeno uno dei due casi. Dopo le presentazioni in Calabria, le opere sono in tour per l’Italia. Per sostenere le spese di realizzazione, ingenti in una piccola realtà, l’associazione dei partigiani reggini ha lanciato un appello e una sottoscrizione. Storie come quelle di tante altre vittime innocenti della barbarie mafiosa e ‘ndranghetistica sono più attuali che mai e non possono restare nel dimenticatoio. Soprattutto tra le giovani generazioni. “Aiutateci a portarle ovunque sia possibile”. Le coordinate bancarie per contribuire

venerdì 31 Ottobre 2025

No al Ponte. Insieme a Messina per un grande corteo nazionale

Dopo la bocciatura della Corte dei Conti il governo Meloni è in grande difficoltà. È il momento di mobilitarsi. La manifestazione promossa per il 29 novembre prossimo, co-organizzata dall’ANPI provinciale unitamente a comitati, associazioni, partiti, sindacati, sarà una buona occasione per continuare la lotta contro i disegni eversivi dell’esecutivo, anche in preparazione del referendum costituzionale sulla riforma della Giustizia della prossima primavera. Ecco tutte le ragioni per bloccare un’opera inutile e pericolosa. Per adesioni corteonoponte29novembre@gmail.com

martedì 11 Novembre 2025

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

“Vogliamo la pace”. Una flotilla di bambini per scrivere ai potenti di tutto il mondo

In occasione della prossima Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, far partire dall’Italia un fiume di lettere, cartacee e affrancate, dirette ai decisori politici, ai media e quindi all’opinione pubblica planetaria, per motivare una richiesta che arriva dai bambini e dagli studenti di ogni ordine e grado. L’iniziativa è promossa dai docenti del Gruppo nazionale educazione alla pace e alla nonviolenza del MCE. Propongono ai colleghi di affrontare in classe, tra ottobre e novembre, il tema della guerra e della pace, invitando alunne e alunni, ragazze e ragazzi, a esprimere idee e proposte da spedire dal 20 al 29 novembre a migliaia di indirizzi. Per l’occasione prodotto il fumetto “Lettere di Pace”

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