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venerdì 14 Luglio 2023

La cultura è politica, il Museo della Solidarietà a Santiago del Cile

Durante il governo di Unidad popular guidato da Salvador Allende, un gruppo di artisti e intellettuali, tra cui gli italiani Carlo Levi e Giulio Carlo Argan, lanciò l’idea di una mobilitazione internazionale per donare al popolo del Paese latinoamericano un insieme di opere contemporanee. L’esperienza straordinaria di fare della cultura uno strumento di lotta nel processo di “liberazione” da imperialismo ed emarginazione durò però appena una manciata di mesi, fino al colpo di stato dell’11 settembre 1973

mercoledì 5 Luglio 2023

Clemént Méric, Parigi non dimentica

Ucciso nel 2013 a diciotto anni da estremisti di destra, era uno studente lavoratore entrato a far parte del sindacato Solidaires Etudiant-e-s e dell’AFA, l’Action Antifasciste Paris-Banlieue. Una tre giorni per ricordare lui e il suo impegno quanto mai attuale nei giorni in cui, dopo l’assassinio di Nahel Marzouk da parte di un agente di polizia, le rivolte hanno infiammato le città francesi

martedì 4 Luglio 2023

A sud del Tropico del Cancro. Cuba, come nasce una rivoluzione

Dalla “congiura dei sergenti” con l’avvio di un ventennio di regime dispotico che piegherà l’isola caraibica agli interessi Usa alle mobilitazioni del giovane Fidel Castro in ambito universitario per un attivismo militante “spina nel fianco” delle losche manovre governative. Fino al progetto insurrezionale per rovesciare il dittatore Batista: “Se ha preso il potere con la forza, quel potere dovrà essergli tolto con la forza”

mercoledì 21 Giugno 2023

Missak e Mélinée Manouchian al Panthéon

Una coppia di partigiani armeni e comunisti tra i grandi di Francia. Quando lui e altri 22 combattenti della formazione, compresi quattro italiani, vennero fucilati, gli occupanti realizzarono il Manifesto Rosso, un volantino di propaganda per descriverli come criminali, ma sotto ogni affissione comparvero fiori. La scelta della sepoltura annunciata da Macron è un messaggio chiaro sia all’interno sia ai vicini di oltralpe sull’universalità dei valori della lotta antifascista

martedì 20 Giugno 2023

“Sudan, una nazione in pericolo”

Tra tregue, bombardamenti e artiglieria, la popolazione è allo stremo, pur cercando di resistere alla “guerra dei generali”, una lotta per il potere in una fase delicatissima di un Paese che è area strategica economicamente e politicamente a livello globale e su cui molti, vicini e lontani, stanno mettendo gli occhi. E in futuro i profughi potrebbero essere milioni

lunedì 5 Giugno 2023

La strana missione di CasaPound in Siria

I massimi vertici delle tartarughe frecciate nel Paese di Assad per “dialogare con le istituzioni governative e con gli amministratori locali”. Nel tour anche la partecipazione a trasmissioni tv. I dirigenti dell’organizzazione di estrema destra al rientro in Italia: “storico viaggio destinato a correggere scelte, errori ed equilibri messi in forte crisi dai precedenti governi”

martedì 30 Maggio 2023

L’unica soluzione alle ingiustizie

Altero Frigerio e Roberta Lisi, “Facciamo pace”, prefazione Giulio Marcon, in appendice una lettera del cardinale, ora presidente Cei, Matteo Zuppi, edizioni Strisciarossa, 2023, pp 135, € 15. Un libro-intervista dove Susanna Camusso riflette sul risiko geopolitico, scavando le cause profonde dei conflitti: da quello in Ucraina alle tante altre guerre che si stanno combattendo più o meno apertamente sull’energia, il clima, l’acqua, con un corollario di diseguaglianze in costante aumento. La miccia è accesa. Sta a noi trovare gli antidoti

mercoledì 17 Maggio 2023

Cile: da Allende a Boric, quelle nazionalizzazioni strategiche

Per il Paese latinoamericano le risorse naturali sono sempre state centrali nelle scelte economiche, dalle miniere di rame di Salvador Allende alla guerra attuale per le materie rare. La repubblica andina fa parte del “triangolo del litio” in cui è conservato circa l’80% dei giacimenti mondiali. L’“Oro blanco” ha registrato un aumento del prezzo addirittura dell’486% e si prevede un’ulteriore crescita della domanda. La strada scelta dal presidente Gabriel Boric è far valere l’interesse dei cittadini

sabato 15 Aprile 2023

“Con il vostro rispetto: Nunca mas!”. L’alba della democrazia dopo le torture

“Argentina 1985”, regia di Santiago Mitre, soggetto e sceneggiatura Mitre-Llinàs, con Ricardo Garin, Peter Lanzani, Carlos Portaluppi, Norman Briski, Alejo García Pintos, Argentina-Usa 2022. Per la prima volta un popolo portava alla sbarra i numeri uno del regime dittatoriale del proprio Paese. Chiamati a rispondere di violazione dei diritti umani

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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domenica 7 Dicembre 2025

Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi, i fatti e l’affondo alla democrazia

Definire “neofascista” la casa editrice creata internamente a Casaggì (a sua volta legata a FdI) è corretto, ma al contempo è troppo poco. Le istituzioni, culturali e politiche, hanno la responsabilità di riconoscere quando la tutela della libertà si trasforma in alibi per chi mira a minarla. Verificare la reale adesione ai principi democratici non è censura ma mettere in pratica la Costituzione

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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