Tema

Scuola

venerdì 17 Dicembre 2021

Il solo No al fascismo dell'ateneo di Pavia

Giorgio Errera, docente di Chimica, fu tra i dodici docenti universitari che nel 1931 rifiutando di giurare fedeltà al regime persero la cattedra. L’unico all’Università di Pavia, che ha voluto rendergli omaggio nel 90° di quella affermazione di dignità. L’iniziativa all’interno del progetto dell’Anpi nazionale

mercoledì 27 Ottobre 2021

Il Prof liberale e il gran rifiuto

All’inizio dell’anno accademico 1931-’32, tutti i 1.225 docenti universitari italiani furono invitati a firmare un modulo di fedeltà al fascismo, solo 12 non si piegarono all’imposizione, perdendo cattedra e diritto alla pensione. Un “no” che l’Anpi sta ricordando con iniziative negli atenei dove insegnarono. A Pavia l’omaggio a Giorgio Errera

venerdì 18 Giugno 2021

Genova, il partigiano Buranello ora è ingegnere

Giotto, ex compagno del capo dei Gap fucilato nel 1944: “Il suo esempio un tesoro”. Il rettore Delfino: “Lezione di vita alla comunità tutta: la tensione dell’uomo verso l’ideale della libertà”. Bisca, presidente provinciale Anpi, ricorda la madre del ragazzo e in programma festeggiamenti con gli associati di Venezia

venerdì 21 Maggio 2021

Il giallo di Meloni, convitata di pietra in una scuola

Annullato l’incontro della presidente di Fratelli d’Italia in un istituto tecnico di Messina per presentare il suo libro. L’Anpi nazionale con il presidente Pagliarulo aveva chiesto la sospensione dell’iniziativa inammissibile. La sezione cittadina dei partigiani: “Chiederemo chiarimenti e provvedimenti, la dirigente scolastica ha mostrato di non saper ricoprire il suo ruolo”. La numero uno di Fdi: “A me nessun invito, ma non sarei andata”

lunedì 17 Maggio 2021

Le scuole dei “piccoli maestri”

La straordinaria esperienza dei Convitti della Rinascita, rete sognata in montagna, sperimentata all’Ossola e nata nel dopoguerra. I docenti erano partigiani, impegnati per una didattica popolare e democratica. Ma la spia di quanto fosse inviso quel progetto alle forze conservatrici dell’Italia repubblicana si accese presto

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 157 Anno

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domenica 7 Dicembre 2025

Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi, i fatti e l’affondo alla democrazia

Definire “neofascista” la casa editrice creata internamente a Casaggì (a sua volta legata a FdI) è corretto, ma al contempo è troppo poco. Le istituzioni, culturali e politiche, hanno la responsabilità di riconoscere quando la tutela della libertà si trasforma in alibi per chi mira a minarla. Verificare la reale adesione ai principi democratici non è censura ma mettere in pratica la Costituzione

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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