Insieme per reagire a un atto vandalico che ha voluto insultare la memoria democratica di Savona, città Medaglia d’Oro della Resistenza e dove la società civile ultimamente si è più volte mobilitata per affermare i valori dell’antifascismo e per rispondere al razzismo e all’odio dilagante.
Forse la notte del 13 settembre scorso o forse il giorno precedente è stata distrutta la lapide in ricordo del “Natale di Sangue del 1943”, quando il 27 di quel mese sette patrioti furono condannati a morte, senza processo, e fucilati dalla milizia fascista al Forte della Madonna degli Angeli per rappresaglia a un’azione compiuta il giorno 23 contro nazisti e i fascisti riuniti nella Trattoria della Stazione, luogo abituale di ritrovo di tedeschi e collaborazionisti.
«La lastra di marmo – spiega il presidente del Comitato provinciale Anpi Samuele Rago, che ha denunciato l’oltraggio – era stata rinnovata appena pochi mesi fa e ora è stata fatta a pezzi da mano non ignota. Un atto chiaramente fascista e in qualche modo annunciato». Strane coincidenze infatti.
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Il 12 settembre, si scopre in seguito, viene postata sulla pagina Facebook “partigiani con le mani rosso sangue 2” la foto della lapide integra, nei commenti si legge “la parola traditore è nel posto sbagliato”. Poco tempo dopo un’altra foto, questa volta con l’immagine di una lastra scempiata, arriva alla redazione di un giornale online. Non si capisce bene cosa rappresenti, però. E si chiedono lumi al presidente dell’Anpi Savona. Rago riconosce la lapide dedicata ai martiri del ’43 e si rivolge alla polizia, un sopralluogo conferma l’oltraggio. Ieri sulla pagina che inneggia al fascismo un nuovo post con foto: la lapide è stata “rielaborata” e invece dei nomi dei patrioti ne compaiono altri.
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Intanto dopo la denuncia dell’Anpi che ha affisso dei manifesti in tutta la città, il 14 settembre i partigiani, la Cgil, i partiti le altre associazioni democratiche si sono incontrati nel locale Istituto Storico della Resistenza per concordare stabilire tutti insieme «la risposta, ferma e democratica a chi viola la memoria di coloro che hanno dato la vita per la libertà di tutti». La lapide sarà restaurata e apposta nuovamente e poi il 27 ottobre si terrà una manifestazione con corteo tra le strade di Savona.
Continua Rago: «Abbiamo chiesto una ferma condanna del fatto da parte delle Istituzioni, a partire dall’amministrazione comunale, perché questo vile gesto non colpisce solo una parte politica, ma tutti i cittadini che si riconoscono nei principi della Costituzione repubblicana e che le istituzioni sono chiamare a rappresentare e tutelare».
Il sindaco Ilaria Caprioglio, eletta con il centrodestra, ha risposto su Facebook e con parole chiare: “A nome dell’amministrazione comunale, condanno fermamente questo gesto inaccettabile e ingiustificabile: non una semplice “bravata” da ragazzi, ma un insulto alla nostra città e alla sua memoria. Auspichiamo che i responsabili di questo atto vergognoso possano essere identificati in breve tempo e puniti, magari risarcendo di tasca propria i danni arrecati”. E ha concluso: “Accolgo con piacere l’invito a scoprire la lapide restaurata”.
Pubblicato lunedì 24 Settembre 2018
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