La ricerca sulla Galassia Nera, ovvero sulla presenza della destra radicale italiana su Facebook, ci ha fatto incontrare un consistente numero di pagine dedite al nostalgismo e all’apologia del ventennio.
Naturalmente sono presenti su Facebook anche pagine che hanno un interesse esclusivamente storico o un taglio da collezionisti, che niente hanno a che vedere con la nostra indagine, ma nella grande maggioranza dei casi chi tratta l’argomento fascismo ha intenti evidentemente apologetici.

In questo gruppo di pagine rientrano quelle che, parafrasando la legge Scelba, rivolgono la propria attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del fascismo.
Si tratta di oltre 600 pagine, anche se quelle effettivamente attive con pubblicazione di nuovo materiale sono circa la metà, mentre le altre, per quanto ancora presenti e consultabili su Facebook, languono nell’abbandono.

I protagonisti

Per dare un’idea delle pagine di cui stiamo parlando vediamone una selezione, quelle con più fan. Abbiamo segnalato come non più attive quelle pagine che non pubblicano nuovo materiale da almeno un anno. I dati sono aggiornati al 26.10.2017.

pagina numero di fan
1. Aforismi di Benito Mussolini [non più attiva] 76754
2. Fascisti uniti per L’italia 64343
3. Essere Fascista NON è reato 59299
4. Benito Mussolini 48881
5. Forze Speciali e Corpi di Elite Italiani 44157
6. Repubblica Fascista d’Italia (R.F.I.) 43831
7. Fascisti Italiani 41968
8. IO IL DUCE 33284
9. Veri fascisti 31582
10. Fascismo [non più attiva] 29803
11. Il mio credo si chiama Mussolini 28218
12. I Giovani Fascisti Italiani Destra Italiana 27199
13. Benito Mussolini e la storia dell’Italia Fascista. [non più attiva] 27116
14. Le frasi di Mussolini [non più attiva] 27053
15. BENITO MUSSOLINI ETERNA PASSIONE. 26763

 

Si tratta, per forza di cose, di pagine molto ripetitive. Alcune propongono immagini esclusivamente storiche, al più accompagnate da motti e parole d’ordine del tempo, altre invece pubblicano rielaborazioni grafiche che scimmiottano le cosiddette pagine “buongiorniste”.
Il riscontro in termini di “mi piace” e commenti è spesso notevole, anche a fronte di post di scarsissimo contenuto. Quello che evidentemente guida il successo è probabilmente da ricercarsi sia in un senso di appartenenza, sia in uno sfogo al disorientamento verso il presente: è la prevedibile logica del “quando c’era Lui”.

A seconda della pagina che si consulta vi possono essere maggiori o minori riferimenti al presente. Nelle pagine con i numeri più grandi è però difficile che venga nominata la politica attuale in termini positivi. Se si mostra la politica in chiave positiva, al di là del ventennio, si propongono comunque figure del passato come Almirante o Rauti. Solo nelle pagine con meno seguaci trovano spazio con più frequenza apprezzamenti per elementi della politica contemporanea.
L’impianto, almeno quello di maggior successo, è quindi quello del nostalgismo più classico: ci si rifugia in un passato mitico, visto che il presente è pessimo e il futuro spaventoso.

Si tratta di pagine che sono portate avanti come progetti personali; sebbene non manchino le segnalazioni di “pagine amiche”, solo raramente c’è organicità nell’interazione fra più pagine, con la notevole eccezione trattata nel seguito, nella sezione “Vendita di gadget“.
Coerentemente, e come ci indicano con chiarezza i dati raccolti per l’inchiesta Galassia Nera, questo tipo di pagine ha un alto tasso di mortalità: se nel complesso dell’inchiesta si evidenzia come il 25% delle pagine dell’estrema destra sia oramai non più attivo, ovvero non pubblichi nuovi contenuti da almeno un anno, per il gruppo “nostalgico” invece la percentuale di inattività raddoppia arrivando ad una buona metà di pagine.

Inoltre a partire da settembre 2017 monitoriamo attivamente le pagine che vengono chiuse. Pur non potendo distinguere fra quelle chiuse per iniziativa degli autori da quelle chiuse per iniziativa di Facebook, le pagine di questa categoria che non rispondono più e non sono più consultabili sono circa 30.
A fronte di segnalazioni di violazioni alle proprie policy, Facebook di norma sospende una pagina per un mese, per poi abilitarla di nuovo. Il numero di 30 è quindi possibilmente soggetto sia ad aumenti che diminuzioni nell’immediato futuro.

Nel complesso però il gruppo di pagine gode di buona salute ed è in costante crescita.

Per il 2017 il dato riportato è una stima basata sui dati fino a tutto il mese di ottobre (31878 post) e tenendo conto che sia nel 2015 che nel 2016 i primi 10 mesi contribuiscono al totale annuale con l’81% dei post.

La crescita del volume di contenuti generati è costante, con un aumento pari al 25% dell’anno precedente, oramai da diversi anni.
Di fatto per il 2017, fino al mese di ottobre, abbiamo avuto una media di 105 post al giorno nel complesso delle pagine apologetiche.
Va certamente notato che non tutti i contenuti di queste pagine sono automaticamente apologetici, ma è altrettanto vero che vi sono moltissime pagine non strettamente apologetiche che pubblicano saltuariamente contenuti che invece lo sono. Per non dire dei gruppi Facebook o degli account personali, che non monitoriamo.

Andando nel dettaglio dell’attività complessiva di queste pagine si scopre una notevole particolarità in tempi recentissimi:

Il numero complessivo di post, mese per mese, degli ultimi tre anni. I dati per novembre 2017, parziali al momento di stesura dell’articolo, indicano come probabile un valore di circa 5000 post.

L’impressionante impennata di questo autunno ha probabilmente a che vedere con l’attenzione mediatica ricevuta dall’estrema destra (le vicende elettorali e non di CasaPound Italia ad Ostia, la tentata Marcia dei Patrioti di Forza Nuova) e dal tema dell’apologia di fascismo (l’approvazione alla Camera dei Deputati della proposta di legge cui primo firmatario è l’onorevole Fiano), che offre nuovi spunti sia di orgoglio che di vittimismo per pagine altrimenti monotone e ripetitive.

“MUSSOLINI ERA L’UOMO DELLA PACE!!”


Una tipologia classica di contenuti pubblicati da queste pagine consiste nei meriti del regime fascista, sia nell’accezione del “si stava meglio quando si stava peggio”, sia in quella complottistica del “tutto ciò che vi hanno raccontato è falso”.
Una pagina che si dedica con costanza a questa attività è “Benito Mussolini-Le verità nascoste“, che conta oltre 25.000 fan.

Di base le dicerie più vecchie e note la fanno da padrone.
Non rientra nei nostri scopi entrare nel merito di queste affermazioni, in rete si trovano svariate informazioni per respingerle con cognizione di causa. Come in ambito scientifico, anche in ambito storico si è diffusa la pratica dello smentire dati alla mano questo tipo di affermazioni, sebbene nei limiti oramai conosciuti dell’attività di debunking.

Dal fascismo alle fake news

A volte il tempo cambia le cose. Vale la pena dare uno sguardo anche alle seguenti pagine:

pagina numero di fan
Benito Mussolini 151622
Istinto Fascista : Nel Dubbio Mena 39432
Cuore Nero 38098

 

La pagina “Benito Mussolini” raccoglie oltre 150.000 fan ed è in attività dal luglio 2010, di fatto la pagina fascista più seguita. Abbiamo scelto di separarla dal resto delle altre pagine nella classifica, perché qualcosa di recente è cambiato.
Dopo sei anni e mezzo di contenuti del tutto simili a quelli visti sopra, il 31 dicembre 2016 questa pagina pubblica un ultimo post con gli auguri per il nuovo anno e un’immagine di Mussolini, poi silenzio per oltre due mesi. Al risveglio, a metà marzo, comincia un’attività molto diversa: si trasforma in una pagina che sparge notizie gonfiate, del tutto inventate o che rititola in chiave sensazionalistica pezzi usciti sulla stampa, ovvero quel che oramai comunemente viene chiamato fake news. La sua attività pressoché esclusiva è pubblicare post che hanno origine dal sito web fattidalweb.com, oltre che a sponsorizzare altre pagine Facebook con le quali sembra costituire un vero e proprio network.
Quindi, a parte il nome e le immagini di testa, che rimangono invariate, nel 2017 i contenuti cambiano radicalmente. Di tanto in tanto può capitare un post che strizza l’occhio alle vecchie abitudini, come quello che denigra la storia di Irena Sendler (ndr: Irena Sendler divenne famosa per avere salvato, insieme con una ventina di altri membri della Resistenza polacca, circa 2.500 bambini ebrei, facendoli uscire di nascosto dal ghetto di Varsavia), ma di fatto non è più una pagina puramente nostalgica.
Esattamente il medesimo destino, con gli stessi tempi e gli stessi esiti, ha avuto la pagina “Cuore Nero“.

La pagina “Istinto Fascista : Nel Dubbio Mena” è una pagina dello stesso tipo, ma non è il ripetitore di un unico sito web come le precedenti. Nel complesso si può dire che è divenuta una via di mezzo fra il vecchio nostalgismo mussoliniano e la fake news.

Si tratta quindi di pagine nate come nostalgiche ed apologetiche che però ad un certo momento vengono riciclate in qualcos’altro.
Soprattutto per il network di fattidalweb.com, che include anche le pagine “E io pago” e “Ma mi faccia il piacere“, che invece di Mussolini usano Totò come figura di riferimento, il sospetto è che le pagine siano state acquistate e riciclate a ripetitori di quel sito per il quantitativo di fan e forse anche perché quella tipologia di pubblico è stata ritenuta più adatta a questa operazione.

Per il momento continueremo a considerare queste pagine parte dell’insieme apologetico e nostalgico; in fondo tutto il vecchio materiale che consta di oltre mille post nostalgici è ancora presente, ma a meno di ritorni di fiamma è destinato ad uscire dalla nostra indagine.

Vendita di gadget

Sebbene le attività commerciali legate all’estrema destra siano molte, variegate e non di rado esplicitamente vicine ad un partito politico, è interessante notare che nell’insieme delle pagine puramente apologetiche ricorre il materiale in vendita su un sito web in particolare. Spesso si tratta di post con una serie di foto di capi di abbigliamento, accompagnati da un laconico “Camerati, se interessati, contattateci in privato.”
Non è però difficile rintracciare l’origine commerciale dell’oggettistica in questione: duxstore.it;

duxstore.it è un sito web, esterno a Facebook, in cui si vendono circa un centinaio di oggetti a tema. C’è il classico manganello con su scritto “Boia chi molla”, ci sono dei cuscini con aquila e fascio, il berretto delle Brigate Nere, riproduzioni (inerti) delle armi tedesche d’epoca, il Mein Kampf e una discreta selezione della musica d’area. Ed il busto di Mussolini a soli 49.99€, che diventano 29.99€ per ordini di almeno 10 unità.
La descrizione dice “Duxstore nasce, nel 2017, da un progetto, autofinanziato, […], volto ad informare i lettori sulle verità storiche, sui temi di attualità facendo rivivere il periodo storico attraverso la vendita di gadgets, riproduzioni e materiale d’epoca riguardante il fascismo ed il socialismo nazionale“. La sede fisica è indicata in Castel Campagnano, provincia di Caserta.

La relativa pagina Facebook è molto modesta in numeri ma il loro materiale viene pubblicizzato in maniera ricorrente su pagine di altra caratura, in particolare sulle già citate “Essere Fascista NON è reato“, “Fascisti Italiani” e “I Giovani Fascisti Italiani Destra Italiana“, ma anche su “Giovani Fascisti Italiani” che però al momento risulta chiusa e la cui ultima attività da noi registrata risale ad inizio settembre 2017, quando contava quasi 96.000 fan. In totale si contano una decina di pagine Facebook coinvolte.

Oltre a duxstore.it viene pubblicizzata, in particolare sulla pagina “Benito Mussolini”, una “Agenda storica del Duce” curata dalla rivista Il Borghese. Altrimenti si può scegliere anche il “Calendario storico del Duce 2018“, che in copertina recita “una folla, una voce / un popolo, un uomo: / BENITO MUSSOLINI“.
La rivista è la continuazione, fra varie vicissitudini editoriali, della storica testata fondata da Leo Longanesi ed è fortemente concentrata sui temi del ventennio. Un sondaggio pubblicizzato sulla pagina Facebook relativa alla rivista titola così: “Quanto Sei Di Destra? Vuoi che il ricordo del DUCE non venga cancellato? Se la fiamma brucia ancora in te Partecipa al Sondaggio!“. Sullo sfondo campeggia la testa di un rapace.

Non manca chi pubblicizza lavori di artigianato a tema o in cui la nostalgia non è per il fascismo storico ma per il neofascismo degli anni 60 e 70. Chi desidera acquistare portachiavi o magliette che si rifanno ad Avanguardia Nazionale, l’organizzazione di estrema destra messa fuori legge nel 1976 ma oggi di nuovo attiva nella forma di associazione culturale, può farlo nella pagina “Le RUNE di Avanguardia“.

Un fenomeno complesso, che ha delle conseguenze

Quello delle pagine nostalgiche del fascismo su Facebook è un fenomeno complesso, che ha molto a che vedere con la tendenza a chiudersi in gruppi omogenei che si rafforzano a vicenda, le cosiddette “echo chamber”, o con la tendenza da “menti tribali” che mettono l’appartenenza prima del pensiero cosciente.
E non si tratta certamente di un’esclusiva di queste pagine Facebook.

Un’analisi sociologica trascende dai nostri obiettivi, ma non si può non notare come un volume di contenuti così alto e in continua crescita determini una sorta di “rumore di fondo”.
Non va dimenticato che, per il funzionamento stesso di Facebook, ogni commento, ogni “mi piace”, ogni condivisione che un utente tributa ad un qualsiasi contenuto ha una possibilità di venire mostrata anche agli amici di quell’utente.
Ciò determina una via d’uscita dalla bolla nostalgica fascista che di fatto espone una parte rilevante dell’utenza italiana di Facebook a quei contenuti.
Sebbene questo, nella grande maggioranza dei casi, non li renderà a loro volta dei nostalgici, l’effetto potrebbe essere quello di una normalizzazione di alcuni temi, che invece, nella nostra democrazia, normali non dovrebbero essere. L’effetto a lungo termine è cioè un cambio del senso comune: con una estrema semplificazione e una effettiva destoricizzazione del regime fascista e delle sue figure di spicco, implicitamente si recide il legame diretto fra fascismo e pericolo per la democrazia.

E questo ha delle conseguenze.