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mercoledì 20 Marzo 2024

Vignette come pietre d’inciampo

La raccolta “Afascisti” di Mauro Biani, casa editrice People, induce a riflettere su quanto il neologismo sia simbolo del Paese. “Fratelli d’Italia… ma che davvero?” avrebbe detto il partigiano e Presidente della Repubblica Sandro Pertini, immagina l’autore. E data l’ossessione permanente della destra per le tradizioni religiose cristiane, in vista delle prossime festività, non è male ricordarle che la Pasqua è strettamente connessa alla Pace

domenica 10 Marzo 2024

La notte di Auschwitz, memoriale di una famiglia ebrea sterminata

“Questo è stato” (il Saggiatore, prefazione di Enrico Deaglio), è la storia di Piera Sonnino, genovese di adozione, unica sopravvissuta della sua famiglia, la più annientata del capoluogo ligure. Un libro drammaticamente appassionante, dura testimonianza della colpevolezza degli italiani, tra delatori e poliziotti complici dei nazifascisti. La figlia Bice Parodi conferma tutte le accuse della madre sugli italiani “brava gente”

sabato 2 Marzo 2024

Numero 956, io Imi nel lager nazista

La storia taciuta del colonnello Francesco Grasso annotata giornalmente nel campo di concentramento è ora un libro: “Novecinquesei. Diario della Resistenza di un soldato” (Durango Edizioni), curato da Roberto Tarantino, presidente provinciale Anpi BAT, prefazione di Vincenzo Calò. La testimonianza di uno dei 650mila internati militari italiani che dopo l’armistizio si rifiutarono di combattere al fianco di tedeschi e repubblichini. Il ritorno però non gli rivervò gloria e onori, ma l’infamia di un processo con l’accusa di essersi arreso alle truppe germaniche

venerdì 1 Marzo 2024

Quel giuramento che imbarazza ancora oggi

È disponibile il libro “Ci fu chi disse no”, realizzato dall’Anpi per le edizioni Bordeaux. Il volume raccoglie gli atti dei convegni realizzati per celebrare i dodici docenti universitari che rifiutarono di giurare fedeltà al regime nel 1931. Uno strumento di conoscenza e di formazione pensato soprattutto per giovani generazioni. Ecco come reagiscono nelle scuole studenti e docenti al racconto di quelle scelte eroiche degli intellettuali antifascisti. Ma noi che avremmo fatto?

venerdì 16 Febbraio 2024

“È la nostra stella rossa”. Quando un bel romanzo sembra già un film

Corrado Leoni, “Partigiani non santi ma combattenti”, Kimerik Editore, pp 436, € 16, vincitore del Premio “Letteratura” dell’Istituto Italiano di Cultura di Napoli. La Linea Gotica, scenario reale e insieme luogo dell’anima di ogni antifascista che non rinunci alla memoria, abitata in Lunigiana da gente semplice, contadini, sacerdoti, donne armati di coraggio, protagonisti di vicende drammatiche per aver scelto da che parte stare e che nel dopoguerra non esitarono a indicare qual era il valore della Resistenza capace di riassumerli tutti: la pace

domenica 4 Febbraio 2024

Come difendere la Resistenza? Smascherando parole e concetti armati dal rovescio della Storia

Luca Casarotti, “L’antifascismo e il suo contrario”, edizioni Alegre, pp 144, € 14. L’attacco alla lotta di Liberazione ha accompagnato le vicende del Paese fin dal dopoguerra, ma trent’anni si è fatto strada con un uso propagandistico, e spesso spregiudicato, di fatti e corollari. Per confutare tesi pretestuose e non cadere, all’opposto, nella trappola del mito, ecco le risposte da salvare e utilizzare d’ora in poi in un libro scritto bene e che invoglia alla lettura. Firmato da un autore insieme giurista, dirigente Anpi, membro del gruppo di lavoro sul revisionismo in rete Nicoletta Bourbaki, raffinato pensatore e anche… pianista jazz

mercoledì 31 Gennaio 2024

Immigrazione. Un libro che è un pugno nello stomaco

“Troppo neri” di Saverio Tommasi, con le fotografie di Francesco Malavolta. Un testo scritto con emozione, energia e tanta passione. Di testa, di pancia e di cuore. Ma non si tratta solo del racconto di tragedie umane e di scene di disperazione alle quali ci siamo ormai quasi assuefatti. Il lavoro dell’autore vuole essere una denuncia e una sorta di manifesto programmatico dell’accoglienza

domenica 21 Gennaio 2024

Le trenta ore del governo Goebbels e il Panzerbär, l’ultimo giornale della propaganda nazista

Il giornalista e scrittore Giovanni Mari ricostruisce in due libri per le Edizioni Lindau il furore ideologico del braccio destro di Hitler che, nella Berlino dove si combatte la battaglia contro l’Armata Rossa, chiuso nel bunker dove il fuhrer si è dato la morte insieme a Eva Braun praticherà la stessa scelta, trascinando con sé i sei figlioletti e la moglie. Tra le vicende riportate alla luce, il tentativo disperato di giungere a una tregua con i sovietici, gli odiati bolscevichi, e la macchina infernale della persuasione a suon di bugie, nonostante la consapevolezza del gerarca di essere alla fine, con un giornale distribuito gratuitamente da bande di ragazzini che lo portavano dalle tipografie alle strade. Le storie e un’intervista all’autore

sabato 20 Gennaio 2024

Da militare invasore a eroe della libertà

Rinaldo Falcioni e Valerio Frabetti, “La guerra di Rendo. Da soldato nei Balcani a partigiano sull’Appennino”, illustrazioni di Matteo Matteucci, Edizioni Pendragon, Bologna, pp. 171, € 16. La difesa di Roma, le brigate partigiane sui monti del bolognese, gli affetti, l’epico scontro al passo della Donna Morta nel libro memoria di un uomo che ha combattuto per l’Italia libera dando tutto se stesso

lunedì 15 Gennaio 2024

Quelle eroine dimenticate della Terra di Lavoro che unirono l’Italia

Fosca Pizzaroni, “Partigiane! Documenti sulle donne della Resistenza in Provincia di Caserta”, La Valle del Tempo edizioni, prefazione Gianni Cerchia, pp 312, € 20. Un libro che affronta la lotta di Liberazione da un doppio versante, di genere e territoriale. Perché madri, figlie, spose, ragazze del Sud non rimasero alla finestra e pagarono un prezzo altissimo, il loro protagonismo. Eppure nel dopoguerra dovettero continuare a combattere una doppia battaglia, per il loro riconoscimento e contro il nemico più subdolo: il silenzio

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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lunedì 4 Agosto 2025

Quando la Resistenza rispunta dal telaio e diventa opera d’arte

Il ricamo per celebrare libertà, democrazia, diritti umani, solidarietà, uguaglianza e memoria: un arazzo interamente lavorato a mano che riproduce la tessera 2025 dell’associazione dei partigiani. A realizzarlo tra le iniziative per l’80° della Liberazione, l’Anpi Rho e 25 studentesse e studenti dell’Istituto tecnico professionale “Puecher-Olivetti”. L’opera, frutto di 200 ore di lavoro, è stata donata al presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, nel corso di un incontro nel Comune lombardo alla presenza del sindaco, Andrea Orlandi. La curatrice del progetto, Elena Bega: “Una testimonianza di appartenenza ai valori fondativi della Repubblica”. Il presidente della sezione, Mario Anzani: “Importante coinvolgere i giovani, abbiamo un ottimo rapporto con le scuole del territorio, e gli iscritti crescono”. E una tela è stata dedicata alla Palestina

martedì 8 Luglio 2025

Con i popoli che resistono

Lungo il confine tra Myanmar e Thailandia in missione di solidarietà politica e umana al fianco delle donne e dei giovani che lottano per vivere in libertà. In sostegno della leader birmana Aung San Suu Kyi, in prigione isolata dal mondo; della giornalista filippina Maria Ressa; della siamese parlamentare e attivista dei diritti umani Chonthicha Lookkate Jangrew, più volte arrestate. Perché abbiamo molto da imparare dalle battaglie per la democrazia che con immensi sacrifici si combattono in luoghi dove milioni di persone subiscono l’oppressione di dittature e di colpi di stato militari. Il ruolo della cooperazione mondiale e della Ue. E a fine agosto, a Porto Alegre, un grande convegno internazionale del Brasile di Lula affronterà le grandi sfide globali, presente una delegazione del Myanmar democratico e dell’Italia

lunedì 14 Luglio 2025

Perché continuerò a piangere per te, Palestina

Siamo dinanzi a una deriva che sta facendo saltare ogni regola; che comporta la fine dell’illusione di poter ancorare l’ordine mondiale ai diritti umani, al multilateralismo e alle libertà fondamentali; che sta erodendo la residua credibilità delle democrazie rappresentative occidentali, complici a vario titolo della tragedia che si sta consumando. Alle radici del “buco nero” della politica internazionale

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