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Uno dei Padri Costituenti, Concetto Marchesi, affermò nell’Assemblea Costituente che: “Il presidio della nazione non è l’esercito ma la scuola”, ribaltando così il concetto di nazione contro ogni nazionalismo proprio della sub-cultura fascista. Ora in questa fase storica, dove si vorrebbe mettere fine alla Costituzione del 1948 attraverso il combinato disposto tra premierato e autonomia differenziata, assistiamo a un rovesciamento di quella impostazione tanto cara al rettore dell’Università di Padova: addirittura l’Esercito entra nelle scuole e nelle università.
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La Rete Pace Disarmo afferma che “la scuola va alla guerra”. Fatte le dovute verifiche assistiamo infatti a un costante processo di militarizzazione bellicista nelle scuole e nelle università. Basterebbero alcuni esempi per far capire questa penetrazione delle Forze Armate.
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(Segridifesa, Segretariato generale difesa e direzione nazionale armamenti)
Eccone solo alcuni:
- visite guidate fin dalla Scuola Primaria nelle industrie belliche;
- alternanza Scuola e Lavoro (PCTO) all’interno di aziende produttrici di strumenti di morte;
- campi estivi con reparti del corpo degli Alpini o della Marina;
- studio della lingua inglese con reparti di Marines Usa;
- inizio dell’anno scolastico con la cerimonia dell’alzabandiera che vede fianco a fianco studenti e militari;
- accordo quadro tra l’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche e il Comando Militare dell’Esercito per la promozione della carriera militare.
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Temo che questi interventi dell’Esercito nelle scuole e nelle università aumenteranno con l’aumentare dell’escalation militare nelle zone più calde dal Medio Oriente all’Ucraina fino a configurare una guerra sempre più globale. Ma la preoccupazione aumenta quando vediamo il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, non solo dire di non badare a spese per nuovi programmi militari (carri armati, missili, nuove basi militari), ma soprattutto dichiarare in modo esplicito che: “L’Italia deve prepararsi all’eventualità di un conflitto armato”. E già pensa all’utilizzo dei riservisti da affiancare all’Esercito regolare. E già si spinge a voler realizzare spedizioni italiane nel Golfo Arabico.
Tutto questo senza minimamente preoccuparsi di quanto prescrive la nostra Costituzione che all’articolo 11 recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…e promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. Ora come possiamo contrastare la penetrazione bellicista nelle scuole soprattutto in questo quadro di guerra sempre più globale?
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Ritengo che la semplice denuncia sia doverosa ma non sufficiente. Occorre andare alla radice del problema e affrontare il tema dell’educazione alla pace, che – dice giustamente il Presidente Mattarella “non è buonismo, ma realismo”. Ricordo anche ciò che affermava la grande pedagogista Maria Montessori: “Costruire la pace è l’opera dell’educazione, la politica può solo evitare la guerra” oppure: l’educazione è l’arma della pace. Occorre organizzare la pace, preparandola scientificamente attraverso l’educazione.”
Quello che proponiamo nell’Appello firmato già da illustri personalità e che vede tra i primi firmatari il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, è un progetto di educazione alla pace in grado di intervenire su diversi aspetti che riguardano l’educazione stessa di queste ragazze/i. Ad esempio:
- educare alla gestione e composizione dei conflitti sia personali che di gruppo;
- educare alla Cooperazione e non alla competizione attraverso l’Apprendimento Cooperativo e il lavoro di gruppo;
- educare al rispetto dell’altra/o contro ogni cultura prevaricatrice o maschilista dell’uomo forte che genera la violenza sulle donne come vediamo purtroppo ogni giorno;
- educare alla conoscenza delle regole del Diritto Internazionale – ahimè drammaticamente calpestato – laddove prevedono la “soluzione pacifica delle controversie Internazionali”.
Come possono le Sezioni Anpi insieme ai Collettivi delle scuole o delle università tradurre concretamente questi principi educativi?
- dando vita a delle vere e proprie Accademie della Pace (accademie per distinguersi dalle accademie militari) che pratichino una cultura di pace e di opposizione alla guerra attraverso:
- progetti di Solidarietà attiva con gemellaggi o interscambi con scuole o università in zone di guerra
- iniziative di Cooperazione con l’invio di aiuti o costruzione di scuole nelle zone devastate dalle guerre perché la cultura è un formidabile ponte che può abbattere i muri e le ideologie nazionaliste.
Queste Accademie della Pace furono già realizzate dalla Provincia di Milano, Assessorato all’Istruzione, negli anni 2004/2009, con una esperienza interessantissima che vide costituirsi una Rete di una cinquantina di scuole che realizzò iniziative efficaci come l’interscambio con ragazzi palestinesi che incontrarono gli studenti italiani o la costruzione di campi giochi in Libano e così via.
Questa importante spinta che arrivò dalle scuole portò poi alla costruzione di una Casa della Pace con una propria sede messa a disposizione dalla Provincia di Milano. Quindi per concludere queste esperienze, istituzionali e non, ci dicono che è possibile realizzare una scientifica Educazione per preparare la PACE.
Giansandro Barzaghi, presidente associazione NonUnodiMeno
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I PRIMI CINQUANTA FIRMATARI
🔸GIANSANDRO BARZAGHI Presidente Associazione NonUnodiMeno
🔸GIANFRANCO PAGLIARULO Presidente Nazionale ANPI – Associazione Nazionale Partigiani Italiani
🔸GIANNA FRACASSI Segretaria Generale Flc/Cgil Federazione Lavoratori della Conoscenza
🔸TOMASO MONTANARI Rettore Università per stranieri – Siena
🔸ELISABETTA PICCOLOTTI Deputata alla Camera – Alleanza Verdi e Sinistra
🔸MARIO AGOSTINELLI Presidente Associazione Laudato Sì
🔸DONATELLA ALBINI Coordinamento Nazionale Sanitario Associazione Mediterranea Saving Humans
🔸VALENTINA CHINNICI Presidentessa Nazionale CIDI – Centro Iniziativa Democratica Insegnanti
🔸GIUSEPPE BAGNI già Presidente CIDI Nazionale
🔸SANDRA GESUALDI Giornalista – Vicepresidente Fondazione Don Milani
🔸PEPPINO BUONDONNO Responsabile Scuola – Segreteria Nazionale Sinistra Italiana
🔸ENRICO PANINI Segreteria Nazionale Sinistra Italiana
🔸MASSIMILIANO DE CONCA Segretario Generale Flc/Cgil – Lombardia
🔸ONORIO ROSATI Consigliere Alleanza Verdi Sinistra – Regione Lombardia
🔸LUCA STANZIONE Segretario Generale CDLT – Camera del Lavoro Metropolitana – Milano
🔸GIULIA PELUCCHI Presidentessa Municipio 8 – Milano
🔸SIMONE ZAMBELLI Assistente Sociale già Presidente Municipio 8 – Milano
🔸FRANCESCO MAISTO Garante dei diritti delle persone private della libertà personale MI
🔸PAOLA MOLESINI Dirigente Scolastica IIS Cardano – Milano
🔸GIOVANNA MEZZATESTA Dirigente Scolastica Liceo Bottoni – Milano
🔸JESSICA MERLI Segreteria Generale Flc/Cgil – Milano
🔸VINCENZO GRECO Segreteria CDLT Camera del Lavoro Metropolitana MI
🔸ROBERTO ESCOBAR Filosofo Politico
🔸ENRICO FINZI Vice Presidente Casa della Cultura – Milano
🔸ROSSELLA MONTAGNANI Marelli Sezione ANPI Codè Montagnani-Marelli MI
🔸ROBERTO PATERNOSTER Presidente Sezione ANPI Carla Del Rosso – Quarto Oggiaro MI
🔸DANIELA REDAELLI Presidente Sezione ANPI Gallaratese Poletti e Caduti di Trenno MI
🔸MASSIMO RIGHETTI Delegato all’antifascismo – Municipio 8 Milano
🔸MASCHI GIOVANNA Docente IC Riccardo Massa – Scuola Montessori – MI
🔸FRANCESCO RIOMMI Coordinatore Nazionale Unione Giovani di Sinistra
🔸LUCA TESTONI Esecutivo Nazionale Unione Giovani di Sinistra
🔸CLELIA LI VIGNI Esecutivo Nazionale Unione Giovani di Sinistra
🔸VALERIA DE RUGGIERI Esecutivo Nazionale Unione Giovani di Sinistra
🔸PAOLO NAPOLITANO Esecutivo Nazionale Unione Giovani di Sinistra
🔸ELENA DE PALMA – Esecutivo Nazionale Unione Giovani di Sinistra
🔸GIUSEPPE AMEDEO AULA Referente Regionale Unione Giovani di Sinistra -Campania
🔸VALENTINA PERSICHETTI Referente Regionale Unione Giovani di Sinistra – Umbria
🔸GIUSEPPE MANNINO Referente Regionale Unione Giovani di Sinistra – Sicilia
🔸FABIO EDWIN VINCI Referente Regionale Unione Giovani di Sinistra – Emilia Romagna
🔸GIACOMO CERVO Referente Regionale Unione Giovani di Sinistra – Veneto
🔸ALESSANDRO COCHELLI Referente Regionale Unione Giovani di Sinistra – Lazio
🔸CAROLINA PAPAROZZI Referente Regionale Unione Giovani di Sinistra – Piemonte
🔸LORENZO COLOMBO Referente Regionale Unione Giovani di Sinistra – Lombardia
🔸MATTIA FERRANTE Referente Regionale Unione Giovani di Sinistra – Puglia
🔸ENRICA SALURSO Referente Regionale Unione Giovani di Sinistra – Toscana
🔸PAOLO VITTORIO GUGLIELMI Referente Metropolitano Unione Giovani di Sinistra MI
🔸FEDERICO GENGOTTI Referente Provinciale Unione Giovani di Sinistra – Monza e Brianza
🔸ANTONIO COSTANZA Referente Metropolitano Unione Giovani di Sinistra – Torino
🔸ALBERTO SCLAVERANO Responsabile Scuola Sinistra Italiana – Piemonte
🔸LINDA CESANA Professoressa di Filosofia e Storia
Pubblicato venerdì 16 Febbraio 2024
Stampato il 27/07/2024 da Patria indipendente alla url https://www.patriaindipendente.it/cittadinanza-attiva/impariamo-la-pace-un-appello-contro-la-militarizzazione-nelle-scuole/