Quindicinale

N° 18

Copertine

USTICA, 36 ANNI DOPO

Natalia Marino

81 le vittime del DC 9 inabissatosi per “un atto di guerra”. Decenni di depistaggi fino alla sentenza del giudice Priore. Daria Bonfietti: “Non basta la verità giudiziaria. La vicenda deve essere inserita nella storia del Paese”. Un convegno nella rassegna “Il Giardino della Memoria”

giovedì 8 Settembre 2016

La vita grama dei calunniatori

L’autonomia dell’ANPI. Rispettandola si potrebbe vivere meglio e più civilmente. Nel confronto limpido, senza tentazioni meschine, senza passare il tempo da giocolieri della verità, da sopravviventi a tutti i costi politici. Siamo una storia antica e autentica noi iscritti e militanti di questa Associazione. E col vizio della gioventù, in non pochi casi. Siamo passione […]

giovedì 8 Settembre 2016

Non la declamazione, ma l’affetto li mantiene vivi

25 aprile 1947, secondo anniversario della Liberazione: il poeta Tino Richelmy lo celebra tenendosi alla larga dalla retorica. Passeggia per le strade di Torino, sotto le lapidi che ricordano i nomi dei caduti, chiamati ancora a lungo dai sopravvissuti. Ricorda la scoperta di una vera Patria solo nella scelta dell’8 settembre, ricorda la giovinezza il coraggio la vita consumati “in un’ultima virtù”. Pensa anche agli imboscati, ai partigiani “del giorno dopo”, ma su tutto prevale l’orgoglio della dignità riconquistata per tutti dai partigiani e dagli operai torinesi

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 18 Anno I

del 6 Luglio 2016

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Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

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Giuseppe Verginella, partigiano europeo

Il nome di battaglia era “Alberto”, fu comandante della 122ª Brigata Garibaldi. La sua lotta contro il nazifascismo non conobbe confini: Spagna, Francia, Urss, Italia. Venne catturato, torturato e fucilato a Brescia. Non è stato solo un combattente guerrigliero, ma l’avanguardia di una visione d’Europa antifascista, portatrice di pace, fratellanza, uguaglianza e libertà

venerdì 16 Agosto 2024

Giacomo Matteotti, un “riformista rivoluzionario”

Il 16 agosto 1924 viene ritrovato nelle campagne vicino Roma il cadavere del deputato socialista assassinato per ordine di Mussolini. Antifascista intransigente non ebbe il sostegno dei suoi compagni di partito. Pagò con la vita la battaglia per la democrazia. Aveva denunciato le violenze e i brogli che avevano pesantemente condizionato le elezioni e recenti studi hanno rivelato anche l’intenzione di rendere pubblico l’accordo tra il governo fascista e la compagnia petrolifera statunitense Sinclair Oil, con il quale si concedeva – in cambio di laute tangenti – il monopolio della ricerca dell’oro nero nel sottosuolo italiano

Maria Ciofalo, la prima partigiana paracadutista della Resistenza italiana

Nata in provincia di Messina, è studentessa di ingegneria a Napoli quando partecipa alle Quattro Giornate, poi reclutata dai servizi segreti inglesi per missioni speciali è addestrata alle azioni di lancio oltre le linee tedesche. In Veneto svolgerà anche un ruolo politico, operando per l’unità di tutte le formazioni, ed elaborerà un piano militare per la cacciata dell’occupante. Dopo la Liberazione sposerà un combattente conosciuto durante la lotta e tornerà in Sicilia, a Cammarata (la tela del paracadute diverrà una elegante camicetta). È scomparsa nel 2009 a 96 anni. Nuovi documenti sulla sua eccezionale esperienza sono emersi al National Archives di Londra

Ilde e il murale Dwar

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