Il convegno internazionale L’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia 1943-1945, chiamerà a raccolta, a Milano nella Casa della Memoria, dal 14 al 16 settembre prossimi, storici, docenti e ricercatori da tutta Europa.
La tre giorni di studio è stata promossa dall’ANPI e dall’INSMLI, con il contributo dell’ambasciata della Repubblica federale tedesca e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, a sei mesi dalla pubblicazione del portale e del database, fruibile al sito www.straginazifasciste.it.
Grazie al progetto dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e dell’Istituto per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia – finanziato dal Governo della Repubblica federale tedesca sul “fondo italo-tedesco per il futuro” e dalla Presidenza del Consiglio dei ministri italiano nell’ambito dei progetti per il 70° anniversario della Resistenza – sono stati censiti oltre 5.300 eccidi di civili e partigiani inermi commessi dalle forze del Terzo Reich e della RSI con oltre 22mila vittime. La massa enorme di informazioni acquisite, alla quale hanno lavorato per due anni 120 ricercatori, permetterà ora agli studiosi di confrontarsi sui temi sollevati dalla monumentale e capillare indagine: i sistemi di occupazione nazisti, i regimi collaborazionisti, le pratiche di controguerriglia, l’evoluzione delle culture militari, delle forme di legittimazione e delle pratiche della violenza contro la popolazione, i profili dei criminali di guerra e le politiche giudiziarie, attuate o meno, nel post conflitto bellico.
Dopo i saluti del Presidente Nazionale dell’ANPI, Carlo Smuraglia, del direttore scientifico dell’INSMLI, Marcello Flores, del Ministro Plenipotenziario e DG per l’Unione Europea, incaricato del Ministero degli Affari Esteri, Francesco Puccio, e del Console Generale della Repubblica Federale tedesca, Jutta Wolke, la parola passerà agli storici.
Il quadro generale sarà illustrato dal prof. Paolo Pezzino, Direttore scientifico del progetto L’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia, 1943-1945. Poi nella sessione presieduta da Wolfgang Schieder, Presidente per la Germania della Commissione storica italo-tedesca, sarà la volta di Chiara Dogliotti, Università di Pisa; Lutz Klinkhammer, Istituto Storico Germanico di Roma; Sönke Neitzel, Università di Potsdam; Richard Overy, Università di Exeter.
Il secondo giorno di lavoro, sarà presieduto nella sessione mattutina da Mariano Gabriele, Presidente per l’Italia della Commissione storica italo-tedesca, e vedrà i contributi di Carlo Gentile, Università di Colonia; Toni Rovatti, Università di Bologna; Christian Ingrao, Institut d’histoire du temps présent, Parigi; Alan Kramer, Università di Dublino; Gabriella Gribaudi, Università Federico II, Napoli. Nel pomeriggio, nella sessione presieduta da Santo Peli, Università di Padova, interverranno: Gianluca Fulvetti e Luca Baldissara, Università di Pisa; Ben H. Sheperd, Università Caledonian, Glasgow; Guido Samarani, Università Ca’ Foscari, Venezia; Stefano Petrungaro, Institut für Ost- und Südosteuropaforschung, Regensburg. La giornata conclusiva sarà presieduta dal Procuratore generale militare presso la Corte di Cassazione, Pier Paolo Rivello, e vedrà le relazioni di Andrej Umansky, Università di Colonia; Giovanni Focardi, Università di Padova; Pieter Lagrou, Libera Università di Bruxelles. Seguirà una discussione con la partecipazione di: Thomas Will del Zentrale Stelle der Landesjustizverwaltungen zur Aufklärung nationalsozialistischer Verbrechen, Ludwigsburg; Marco De Paolis, Procuratore militare di Roma; Emanuela Fronza, dell’Università di Bologna e Pierpaolo Portinaro dell’Università di Torino.
Un programma serrato e intenso, dunque, per continuare a fare luce su un passato ancora con molte ombre, che sembrano allungarsi sull’Europa del presente.
Pubblicato giovedì 8 Settembre 2016
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