Con Roma, anche Varzi. La cittadina adagiata sulle colline dell’Oltrepò, a quaranta chilometri a sud di Pavia è stata insignita di Medaglia d’Oro al Valor Militare il 25 settembre 2018 con questa motivazione: “Comune adagiato sulle colline dell’Oltrepò, snodo essenziale per le armate naziste, fu protagonista di un’ininterrotta e intrepida attività partigiana durante tutto l’arco della Resistenza. Varzi subì prima l’oltraggio delle atrocità delle bande fasciste e poi, dalla fine di novembre del 1944, l’ingiuria dei nazisti e dei loro scherani, colpevoli di inenarrabili violenze. La fiera popolazione, pur provata dalla perdita di tanti suoi figli, diede ripetutamente prova di fulgido eroismo: per due volte, nel luglio e nel settembre 1944, sconfisse il nemico nazifascista in altrettante epiche battaglie, e nella seconda concesse al vinto una capitolazione onorevole e dignitosa, consentendo alla grande maggioranza degli alpini del battaglione “Monterosa” di entrare nelle formazioni partigiane. Soggetto della breve ma ricchissima esperienza della repubblica partigiana di Varzi, assieme alle analoghe repubbliche che fiorirono in quel tempo pur di ferro e di fuoco, anticipò così il futuro democratico del Paese. Varzi incarna il valore della Resistenza come straordinaria lotta militare e civile di un popolo unito contro il nazifascismo e per la libertà della Patria, Varzi (Pavia), 8 settembre 1943 – 19 settembre 1944”.

Ne dà comunicazione il sito della Presidenza della Repubblica (https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/353030) .

La vicenda di Varzi, che è un continuum di attività partigiana per tutta la Resistenza, è incentrata su due battaglie, la prima a luglio e la seconda a settembre. Nel corso della prima la banda di Fiorentini, il capo di una delle tante famigerate polizie speciali, la Sicherheits Abteilung viene sconfitta fra il 24 e il 25 luglio dai partigiani e dai contadini in armi. Fra i caduti, “il monello”, 15 anni, Aldo Casotti.

La seconda battaglia di settembre vede la presenza del battaglione Monterosa degli alpini. I partigiani entrano a Varzi il 17 settembre. Vinta la battaglia, il 19 settembre una ragazza di 21 anni, Lauretta Romagnesi, si reca con la bandiera bianca dal nemico per chiedere la resa, ma viene freddata da una raffica. Il 21 settembre il comandante partigiano Domenico Mezzadra, “Americano”, e il commissario politico “Piero Medici” (Gianni Landini), – l’altro protagonista fu Angelo Ansaldi, la Primula Rossa – lanciano un appello agli ufficiali e ai soldati nemici. La maggioranza degli alpini passa con i partigiani.

A Varzi e in altri comuni liberati si dà vita a quella che è rimasta col nome di Repubblica partigiana di Varzi.

Con la prestigiosa decorazione è stata riconosciuta una straordinaria esperienza di lotta, di liberazione e di democrazia.