Ci guidavano le stelle

mercoledì 7 Maggio 2025

Medaglia d’Oro dal Comune di Ostuni al partigiano Antonio Ayroldi, fucilato alle Fosse Ardeatine

Decisione presa all’unanimità dal Consiglio di palazzo San Francesco. È la prima volta che la città attribuisce la massima onorificenza civica. Maggiore dell’esercito regio operò nel Fronte Militare Clandestino di Montezemolo. Aveva ricevuto nel dopoguerra la Medaglia d’Argento al Valor Militare alla Memoria. Nella sua terra, già in passato l’intitolazione di una strada e una pietra di inciampo, una delle poche al Sud, dedicate alle vittime del nazifascismo: alla cerimonia nel 2016 partecipò la partigiana Lidia Menapace

sabato 26 Aprile 2025

Un Papa venuto da (molto) lontano

Jorge Bergoglio dai confini della terra ha portato al cuore di questo nuovo Impero di cui conosciamo il giogo di guerra e discriminazione le ragioni della speranza. Era inviso a molti, che ora ostentano cordoglio, per i pronunciamenti a contrasto di razzismo, le prese di posizione sulle tragedie dell’immigrazione, lo scempio delle guerre ormai massacro di civili, soprattutto bambini (quanto ha detto su Gaza e Ucraina ha visto reazioni bestiali). Ha così mostrato chiaramente una logica fondamentale del Vangelo: se quanto vivi e testimoni della tua fede non produce conflitto vuol dire che non la stai vivendo sul piano concreto

mercoledì 23 Aprile 2025

“Viva l’80°! Viva la Libertà! Viva L’Italia!”. La partigiana “Mira” scrive all’Anpi

Marina Veronesi è stata combattente della 65a brigata Garibaldi «Walter Tabacchi» e, per l’importante anniversario, tramite suo figlio, ha voluto condividere con l’Associazione una memoria di lotta durissima. Era entrata quindicenne nella Resistenza a Castelfranco Emilia, nella formazione dove operavano anche due suoi fratelli. Fu lei, dopo la Liberazione, a doverne riconoscere i corpi tra i 53 uccisi il 10 febbraio 1945 a Bologna nella strage nazifascista della Stazione di San Ruffillo, occultati per mesi. Erano morti abbracciati

venerdì 28 Marzo 2025

Guglielmo Petroni, la scrittura, la pittura, la vita. Quando la memoria di un partigiano torna a casa

Originario di Lucca, nato in una umile famiglia di artigiani, autodidatta, prende le distanze dal fascismo grazie all’arte e agli intellettuali delle “Giubbe Rosse”, poi l’impegno nella Resistenza romana, il carcere a via Tasso e a Regina Coeli. Nel dopoguerra è amico di Mario Alicata e Renato Guttuso, con i quali però rompe perché il suo libro “Il mondo è una prigione”, dove emerge l’importanza di non dimenticare che animerà quasi ogni opera letteraria futura, viene inizialmente criticato dal Pci. Anni dopo la riscoperta, la vittoria del Premio Strega con “La morte del fiume” e altri importanti riconoscimenti, la Presidenza onoraria dell’Anpi, i pezzi per Patria Indipendente. Ora, a oltre trent’anni dalla scomparsa, gli ha reso omaggio la sua città natale con una mostra e a breve uscirà un volume con una raccolta di saggi

martedì 18 Marzo 2025

Vercelli dice addio al suo “Franco”, partigiano per sempre

Si è spento il 26 febbraio scorso all’età di 98 anni, Luigino Malinverni. Uomo colto, gentile e riservato, per tutta la vita ha continuato la sua testimonianza di ‘resistente’ militante con Anpi, di cui a lungo è stato presidente provinciale. Era entrato diciottenne nella Resistenza con la Brigata Sap comandata dal fratello. È stato tra coloro che liberarono Milano, e venne incaricato di presidiare Piazzale Loreto dove erano esposti i corpi di Mussolini, Petacci e dei gerarchi che avevano cercato di fuggire in Svizzera con il capo del fascismo. In quei giorni, in un momento di pausa per mangiare, incontrò Sandro Pertini: “Mi disse ‘vieni qui, sei il più giovane, siediti vicino a me’. Un grande onore”

domenica 2 Marzo 2025

“I Barbantan? Li metteremo tutti a posto”. Quella famiglia antifascista dello spezzino troppo scomoda a chi voleva imporre il regime

Il 2 marzo 1922, dopo due settimane di agonia, moriva Stefano Paita, venticinquenne marinaio comunista degli Arditi del Popolo, colpito nel tentativo estremo e tragico di fermare il dilagare della violenza nera. Nello scontro a fuoco era perito il capo di una squadraccia fascista, le cui esequie erano state celebrate con tutti gli onori alla presenza del vicesegretario nazionale del Pnf, Achille Starace. Ma per il giovane andò diversamente, il necrologio fu censurato dalle autorità e il funerale venne considerato un pericolo per l’ordine pubblico. Eppure non bastò: la vendetta dei seguaci di Mussolini si consumerà l’anno successivo uccidendo uno zio del “sovversivo”. Perché era un intero nucleo familiare che andava punito, reo di riconoscersi negli ideali di libertà

domenica 23 Febbraio 2025

Italo Garbellotto, il partigiano che un compagno traditore ammazzò

Nonostante fosse figlio di uno squadrista della Milizia, l’8 settembre aveva fatto la sua scelta e dal fronte sul confine orientale era riuscito a tornare a casa nel Padovano, entrando subito nella Resistenza e divenendo caposquadra del X Battaglione Garibaldi. Nell’agosto 1944 è colpito alle spalle durante un’azione di boicottaggio della costruzione di una linea fortificata che i tedeschi volevano realizzare con il lavoro coatto della popolazione civile. Ma i carabinieri “troppo occupati a sorvegliare i comunisti” rinvieranno le indagini al dopoguerra, e nel processo aperto dopo la Liberazione, tra intimidazioni di testimoni e rivendicazioni di fedeltà al fascismo, gli accusati del crimine proveranno a infangarne la memoria. Così il Paese si avviava al futuro

sabato 15 Febbraio 2025

“Vi racconto la storia di mio padre, carabiniere partigiano”

Si chiamava Armando Berretti ed era brigadiere. Dopo l’8 settembre aveva scelto la Resistenza, operava nella Brigata “Coduri”, nome di battaglia “Quattordici”. Arrestato proprio di 14, morirà in una rappresaglia delle camicie nere, l’eccidio della Squazza. Dieci morti, di cui nove suoi compagni di formazione. Era il 15 febbraio 1945, ottant’anni fa. I racconti di famiglia, le memorie, che la figlia Maria Pia ha voluto condividere con l’Anpi di Lavagna (GE)

giovedì 13 Febbraio 2025

“Senatore Pagliarulo, io sono un compagno”. In memoria di Valerio Strinati

Un infaticabile lavoratore della mente, della memoria, della cultura. Si potrebbe forse propriamente dire che era un intellettuale-politico con approfondite competenze dal punto di vista dell’analista, del teorico, dello storico, del costituzionalista. Prezioso collaboratore dell’Anpi nazionale e del provinciale di Roma, colonna di Patria Indipendente. Nel giorno in cui avrebbe compiuto 71 anni in tantissimi lo abbiamo voluto ricordare in una iniziativa promossa dall’Associazione delle istituzioni di cultura italiane

venerdì 7 Febbraio 2025

Il testamento partigiano di Aldo Tortorella

Pubblichiamo il suo ultimo discorso pubblico, pronunciato in Campidoglio durante le celebrazioni dell’80° della fondazione dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia (6 giugno 1944). Una ricostruzione lucidissima di 80 anni di storia della Repubblica, strettamente legata a quella dell’ANPI. Il passaggio di consegne alle antifasciste e agli antifascisti di oggi: “Avrete molto da fare, cari amiche e amici, care compagne e cari compagni, nella ricerca e nell’azione. Voi che siete le nuove partigiane e i nuovi partigiani della pace, della democrazia progressiva, della libertà solidale”. Oggi è stato il giorno della Camera ardente, domani, sabato 8 febbraio alle 9 i funerali al Tempietto Egizio del Verano di Roma

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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sabato 18 Ottobre 2025

“Vogliamo la pace”. Una flotilla di bambini per scrivere ai potenti di tutto il mondo

In occasione della prossima Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia, far partire dall’Italia un fiume di lettere, cartacee e affrancate, dirette ai decisori politici, ai media e quindi all’opinione pubblica planetaria, per motivare una richiesta che arriva dai bambini e dagli studenti di ogni ordine e grado. L’iniziativa è promossa dai docenti del Gruppo nazionale educazione alla pace e alla nonviolenza del MCE. Propongono ai colleghi di affrontare in classe, tra ottobre e novembre, il tema della guerra e della pace, invitando alunne e alunni, ragazze e ragazzi, a esprimere idee e proposte da spedire dal 20 al 29 novembre a migliaia di indirizzi. Per l’occasione prodotto il fumetto “Lettere di Pace”

venerdì 17 Ottobre 2025

Blitz e spintoni di Gioventù Nazionale davanti a un liceo torinese, ma la scuola – prof, dirigenti, studenti – non ci sta

Ieri mattina davanti all’artistico Primo un volantinaggio dell’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia ha provocato paura. Secondo la testimonianza di alcune ragazze, sembrerebbe che almeno una studentessa si sia dovuta far medicare in ospedale. Oggi i prof hanno manifestato insieme ai loro allievi per difendere la scuola. Un docente: “Sto vivendo in prima persona cose che finora avevo letto solo sui libri di storia”. Gli studenti: “Hanno filmato minorenni e li hanno sbattuti sui social, hanno spintonato. Ci siamo spaventati però non rispondiamo, né lo faremo, alla violenza con altra violenza, quelli sono metodi fascisti e noi ci riconosciamo nella Costituzione”

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