Cittadinanza attiva

giovedì 18 Maggio 2023

Questa sera vado a mangiare una pizza speciale

PizzAut è il primo ristorante in Europa gestito da ragazzi autistici con supervisione di professionisti. Il fondatore è Nico Acampora che insieme a un gruppo di genitori di ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico ha lanciato l’associazione con lo scopo di sensibilizzare sul tema dell’occupabilità delle persone con disabilità. La visita del presidente Mattarella, il “capo degli Jedi”. Il riconoscimento di Papa Francesco

mercoledì 17 Maggio 2023

Cile: da Allende a Boric, quelle nazionalizzazioni strategiche

Per il Paese latinoamericano le risorse naturali sono sempre state centrali nelle scelte economiche, dalle miniere di rame di Salvador Allende alla guerra attuale per le materie rare. La repubblica andina fa parte del “triangolo del litio” in cui è conservato circa l’80% dei giacimenti mondiali. L’“Oro blanco” ha registrato un aumento del prezzo addirittura dell’486% e si prevede un’ulteriore crescita della domanda. La strada scelta dal presidente Gabriel Boric è far valere l’interesse dei cittadini

domenica 30 Aprile 2023

La Provincia di Fermo è Medaglia d’Oro al Merito. Antifascista

Un risultato dell’impegno Anpi. La massima onorificenza della Repubblica attribuita per il contributo della popolazione alla Resistenza consegnata dal prefetto il 25 aprile, sulle note di una corale Bella Ciao. Il presidente provinciale dei partigiani, Paolo Scipioni: “Un riconoscimento all’umanità del rifiuto del nazifascismo”. Nel territorio dove la Costituzione vive e fa progetti per il futuro, anche a suon di musica. Con il “Battaglione Batà”

lunedì 24 Aprile 2023

Ascanio Celestini: “L’antifascismo per restare umani”

Raccontare le biografie degli uomini e delle donne morti nella Resistenza, ascoltare le voci ancora troppo sommerse perché di umili del popolo, per combattere oggi una pericolosa vulgata. E sui migranti ricordare che il cliché dell’extracomunitario “africano povero” è un’eredità del colonialismo fascista

sabato 22 Aprile 2023

Verso un nuovo 25 aprile: sapere chi sono per capire cosa siamo chiamati a fare

Post fascisti, post verità, post Costituzione. È sempre più evidente che la cultura politica di riferimento dell’attuale maggioranza di governo rimane quella del Msi di Almirante: presidenzialismo autoritario, superamento progressivo delle garanzie contenute nella Carta nata dalla Resistenza, annichilimento e demonizzazione della lotta di Liberazione. L’anniversario quindi non costituisce più un punto di arrivo ma di partenza

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 157 Anno

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domenica 7 Dicembre 2025

Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi, i fatti e l’affondo alla democrazia

Definire “neofascista” la casa editrice creata internamente a Casaggì (a sua volta legata a FdI) è corretto, ma al contempo è troppo poco. Le istituzioni, culturali e politiche, hanno la responsabilità di riconoscere quando la tutela della libertà si trasforma in alibi per chi mira a minarla. Verificare la reale adesione ai principi democratici non è censura ma mettere in pratica la Costituzione

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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