Pentagramma

domenica 13 Ottobre 2024

Stefano Rosso, l’artista scomodo riscoperto dai giovani musicisti

Tutto “inizia molti anni fa, quando nel retrobottega di una frutteria, un ragazzino sardo, un pomeriggio mi fece ascoltare la sua chitarra. Avvertii come un calore che dallo stomaco saliva fino al cuore. Il giorno dopo strimpellavo una Eko da 7.000 lire”. Così si raccontava il cantautore romano scomparso nel 2008. Gli anni Settanta, la politica, la protesta, la libertà di pensiero e di espressione. “La storia non disonesta” del cantastorie che, come disse Claudio Lolli, intonando “due amici, una chitarra e uno spinello, dava finalmente un’immagine rassicurante della gioventù di allora”

domenica 15 Settembre 2024

Quel suono dai lager che non ti fa dimenticare

L’album dell’associazione e gruppo milanese Barabàn è il più completo tributo in memoria delle diverse comunità internate. Una multietnica polifonia, tra nuove composizioni e arrangiamenti di brani tradizionali, che si arricchisce di contaminazioni e suggestioni nell’alternanza di strumenti folk, bouzouky-darabuka-organetto diatonico-fisarmonica, e classici, chitarre-violini-contrabbasso-pianoforte. Il titolo dell’opera è ispirato alla storia dello strumento musicale acquistato a Torino da Edgardo Levy, ebreo italiano, per donarlo alla figlia Eva Maria poco prima del 1938, anno delle leggi razziali fasciste, e che risuonò nel campo di sterminio dove la giovane venne deportata nel dicembre 194, e da cui non tornò

venerdì 30 Agosto 2024

Dal Texas alla taranta. Il lungo viaggio di Alan Lomax alla ricerca della musica popolare

Mostre e documentari promossi in Italia hanno rilanciato l’originale esperienza del musicista e scopritore di talenti, considerato il padre spirituale dei grandi autori folk americani, che lavorò con Ernesto De Martino e altri studiosi. Negli Usa degli anni Cinquanta comparve nella blacklist di 151 artisti presunti sovversivi e l’Fbi indagò sospettandolo di contatti con i comunisti. Così fu costretto a lasciare il suo Paese e fuggire in Europa

domenica 7 Luglio 2024

Parole e note dal vento antico della protesta. Intervista a Sandra Boninelli

Una protagonista della cultura “alternativa” la definiva Giovanna Marini. In stretta collaborazione con il fratello Giovanni Mimmo Boninelli ha rilanciato la grande tradizione della canzone popolare e folk italiana, lavorando con i maggiori esponenti del Nuovo Canzoniere Italiano, di cui ha fatto parte a pieno titolo. Prima fonte di ispirazione erano stati musicisti americani e internazionali quali Bob Dylan, Joan Baez, Pete Seeger. Ci racconta una lunga storia di ricerca, studio, espressione di libertà, solidarietà e lotta. Ci sono giovani che raccolgono il testimone?

domenica 26 Maggio 2024

Eleonora Bordonaro, il ritorno alla scuola etnea e il recupero del dialetto gallo italico di San Fratello

La folksinger di Paternò (Catania) ha recentemente ricevuto dal Presidente Mattarella il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica per l’impegno di salvaguardia e riscoperta della tradizione musicale popolare. I suoi sono messaggi forti: “Il necessario riscatto delle donne deve partire anche da loro. A loro deve essere insegnato, già da bambine, il valore dell’imperfezione, invece dell’ossessione per la perfezione, che produce solo insicurezza”

sabato 27 Aprile 2024

Popolo che canta vincerà

Perché la guerra partigiana non è maledetta come quella di conquista e di aggressione, ma è stata accettata e condotta per sconfiggere i nemici di ogni tempo, oppressori in patria e aggressori stranieri. Perché ci sarà una ragione se Bella Ciao, canto italiano, è divenuto simbolo internazionale di lotta per la libertà. Perché dobbiamo continuare a marciare con l’anima in spalla. W la Repubblica antifascista!

venerdì 12 Aprile 2024

L’umanità ultima nelle note dei 24 Grana

Intervista a Francesco Di Bella, voce e chitarra del gruppo underground napoletano. L’origine del nome della formazione, l’ispirazione tratta dalle esperienze di vita nei quartieri più difficili della città partenopea, tra ex detenuti e tossicodipendenti, ma anche dalla cultura antifascista. Il senso più profondo di una musica resistente che si esprime attraverso un mix di generi. Una delle canzoni del repertorio dedicata a Lorenzo Orsetti “Orso”, morto in Kurdistan dove combatteva contro lo Stato Islamico

venerdì 8 Marzo 2024

La protesta è donna. E canta

Un viaggio musicale attraverso le voci di donne che raccontano altre donne e lotte per i diritti, per la libertà e per la pace che arrivano da lontano. Con la forza del repertorio popolare, patrimonio comune di tutte e tutti, tramandato per generazioni e costantemente rinnovato, solida base per costruire insieme il futuro che vogliamo

domenica 18 Febbraio 2024

Michele Luciano Straniero, poesia e voce della protesta. Dalle lotte del Novecento al futuro

Michele Gazich, Federico Sirianni “Domani si vive e si muore”, cd e booklet, edizioni Nota. Canzoni bellissime e potenti dai versi inediti del musicologo, giornalista, scrittore, intellettuale che vedeva lontano, tra i padri di Cantacronache, scomparso nel ’98, per affermare l’urgenza di un ruolo dell’arte in un nuovo impegno sociale. Un progetto del nipote Giovanni Straniero tra gli “ospiti” dell’opera insieme a Fausto Amodei, Gualtiero Bertelli, Maurizio Bettelli, Andrea Del Favero, Giovanna Famulari, Marco Tibu Lamberti, Alessio Lega, Paolo Lucà, Giovanna Marini, Giangilberto Monti, Moni Ovadia. Perché non c’è più tempo

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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mercoledì 30 Luglio 2025

“L’arte è un enzima sociale, non un semplice spettacolo”. Parla l’artista Francesco Oppi

Un’importante iniziativa nella sede di Guado Officine Creative (attive a Milano dal 1969) ha fatto dialogare l’arte con l’Associazione dei partigiani. Un incontro del presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, e del presidente provinciale, Primo Minelli, con Francesco Oppi, anima dello storico cenacolo culturale, per donare le opere d’arte del Maestro Stefano Pizzi

lunedì 4 Agosto 2025

Quando la Resistenza rispunta dal telaio e diventa opera d’arte

Il ricamo per celebrare libertà, democrazia, diritti umani, solidarietà, uguaglianza e memoria: un arazzo interamente lavorato a mano che riproduce la tessera 2025 dell’associazione dei partigiani. A realizzarlo tra le iniziative per l’80° della Liberazione, l’Anpi Rho e 25 studentesse e studenti dell’Istituto tecnico professionale “Puecher-Olivetti”. L’opera, frutto di 200 ore di lavoro, è stata donata al presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, nel corso di un incontro nel Comune lombardo alla presenza del sindaco, Andrea Orlandi. La curatrice del progetto, Elena Bega: “Una testimonianza di appartenenza ai valori fondativi della Repubblica”. Il presidente della sezione, Mario Anzani: “Importante coinvolgere i giovani, abbiamo un ottimo rapporto con le scuole del territorio, e gli iscritti crescono”. E una tela è stata dedicata alla Palestina

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