Quindicinale

N° 30

Copertine

TURBIGO NERO SHOCKING

Natalia Marino

Nel paese presso Milano la presentazione, voluta da CasaPound, del libro del trafugatore della salma di Mussolini, una via dedicata a Ezio Maria Gray, sostenitore del “Manifesto della razza”, mentre piazza 1° Maggio diventa piazza Madonna della Luna

martedì 21 Marzo 2017

Antonio, che moriva ottant’anni fa

Gramsci scomparve il 27 aprile 1937, dopo dieci anni di detenzione in condizioni spesso inumane. Il pretesto: il giro di vite dopo l’attentato a Mussolini da parte di Anteo Zamboni. Secondo Scoccimarro, anche lui imputato, al processo l’intellettuale e dirigente sardo dichiarò: “Voi condurrete l’Italia alla rovina ed a noi comunisti spetterà di salvarla”. E così avvenne

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 30 Anno II

del 8 Marzo 2017

Tutti i numeri

Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

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giovedì 12 Settembre 2024

Ma su quale Costituzione ha giurato questo Governo?

Dal favorire la sanità privata (che per natura deve generare profitto) alle agevolazioni per le imprese e non per i lavoratori. Dal rilancio di ricerche petrolifere in mare e nel Meridione, con il solo risultato di danneggiare l’ambiente, al non voto sul “cessate il fuoco” in Palestina proposto dall’Onu, fino all’autonomia differenziata regionale che spacca il Paese e alla proposta di premierato. Per non parlare del progetto di separazione delle carriere dei magistrati, che pone le premesse per un assoggettamento dei PM al potere politico. In nemmeno ventiquattro mesi dalle elezioni si sta compromettendo nel profondo il dettato fondamentale della Repubblica Italiana

martedì 10 Settembre 2024

Il lungo sentiero di Liliana Segre

Il 10 settembre 2024 la senatrice a vita compie 94 anni, la festeggiamo con il testo della Laudatio per il conferimento della laurea magistrale honoris causa dell’Università di Milano. E tantissimi auguri da Patria con le lettrici e i lettori!!!

Giuseppe Verginella, partigiano europeo

Il nome di battaglia era “Alberto”, fu comandante della 122ª Brigata Garibaldi. La sua lotta contro il nazifascismo non conobbe confini: Spagna, Francia, Urss, Italia. Venne catturato, torturato e fucilato a Brescia. Non è stato solo un combattente guerrigliero, ma l’avanguardia di una visione d’Europa antifascista, portatrice di pace, fratellanza, uguaglianza e libertà

Ilde e il murale Dwar

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Palestina, Cisgiordania. oltre 41mila le vittime

Piango per te Palestina