Quindicinale

N° 43

Copertine Interviste

MAFIA BEACH

Giampiero Cazzato

Parla Federica Angeli, giornalista di “Repubblica”, residente a Ostia, sotto scorta dal luglio 2013, i figli più volte minacciati: “Il clima che si respira è quello di Corleone e Scampia”

mercoledì 13 Dicembre 2017

Una narrativa senza società reale

Al centro della letteratura italiana contemporanea l’invenzione di mondi fantastici, la rievocazione di un passato spesso leggendario, o la cronaca, l’intimismo e un banale psicologismo. In secondo piano i drammi della vita quotidiana. La spia di una Italia afflitta da solitudine, insicurezza e paura, priva di fiducia nell’avvenire

mercoledì 13 Dicembre 2017

L’inquieto intellettuale e i “senzastoria”

Un convegno su Luciano Della Mea, uno dei protagonisti del “lungo 68”. La sua formazione con Franco Fortini, Gianni Bosio, Raniero Panzieri. Il costante riferimento a Rodolfo Morandi. L’attenzione “all’oscura epopea” di proletari e sottoproletari, contadini e operai, donne, anziani “quadri di partito” e giovani teddy boys di periferia

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 43 Anno III

del 16 Novembre 2017

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Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

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lunedì 15 Maggio 2023

Fascismo, antifascismo e intelligenze artificiali

A metà tra gioco e test, un esperimento rivela che le tentazioni nostalgiche preoccupano anche i software capaci di riprodurre facoltà umane quali ragionamento, apprendimento e creatività. Addirittura gli algortimi di uno dei programmi si sono rifiutati di redigere il manifesto politico per un nuovo movimento italiano di estrema destra

giovedì 4 Maggio 2023

L’omaggio del nazismo al “porto dell’Impero”

A Napoli, il 5 maggio del ’38, viene messa in scena un’adunata oceanica, strutturata secondo le modalità della spettacolarizzazione dei totalitarismi. Un rito di massa per magnificare la città del Vesuvio quale naturale trampolino di lancio del neonato impero fascista, proteso a trasformare il Mediterraneo in un Mare nostrum

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PROMEMORIA 14. 1° Maggio, la festa del… dopolavoro. Fascista

L’Opera Nazionale Dopolavoro. Come il fascismo totalizzò, parola di conio mussoliniano, anche il tempo libero. Fin dagli esordi il regime offrì gite, manifestazioni sportive e visite culturali soprattutto alle fasce più povere della popolazione. Che si rivelarono ottime occasioni di controllo, capillare. Perché scopo dell’OND era esaltare la missione nazionale di un nuovo tipo d’uomo, destinato a guidare l’Italia a nuovi fasti imperiali. Sappiamo come finì

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