La Presidente nazionale Anpi, Carla Nespolo, a Como in uno scatto insieme alla Presidente della Camera, Laura Boldrini. Dietro di loro a sinistra, Carlo Ghezzi del Comitato nazionale Anpi

Antefatto (stranoto): il 28 novembre, durante una riunione della “Rete Como Senza Frontiere”, che dal 2016 assiste i migranti giunti a Como, ha fatto irruzione un gruppo di uomini dell’associazione di tipo nazifascista “Veneto Fronte Skinheads”, imponendo la lettura di un foglio che riportava lo slogan “Basta invasione”. Sdegno di (quasi) tutti a livello nazionale.

Fatto: il 9 dicembre, a Como, migliaia di antifascisti si sono ritrovati davanti al monumento alla Resistenza Europea per dire un No fermo e unitario ai neofascismi e neonazismi a seguito dell’incursione intimidatoria.  A promuovere l’iniziativa, intitolata “E questo è il fiore”, il Partito Democratico.

Tante le adesioni, tra cui quella dell’Anpi. A motivarla è stata la Presidente Nazionale, Carla Nespolo, presente alla manifestazione:

“L’Anpi considera il fatto che i partiti e le istituzioni stiano prendendo attiva consapevolezza dell’attualità e dell’urgenza dell’antifascismo come un importante passo in avanti verso la costruzione di una democrazia piena e responsabile. Per questo motivo saremo presenti il 9 dicembre a Como. Nel solco della nostra iniziativa avviata con le giornate nazionali antifasciste del 27 maggio e del 28 ottobre continueremo nelle prossime settimane a sollecitare e costruire percorsi unitari. Nel nome della Resistenza da cui nacque la nostra Costituzione Repubblicana”.

Da segnalare le presenze istituzionali: la Presidente della Camera, Laura Boldrini, i ministri Andrea Orlando, Valeria Fedeli, Maurizio Martina, Graziano Del Rio, Roberta Pinotti e Marianna Madia.

Associazioni e sindacati a Como

Tra la folla anche Susanna Camusso, il governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino, e Matteo Renzi. Ad intervenire sono stati solo delle giovani e dei giovani che hanno letto brani tratti dalle “Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana” e testi di partigiane e partigiani. Anna Assandri, giovanissima presidente della Sezione Anpi di Silvano D’Orba (Alessandria) ha letto una lettera tratta dal volume “Io sono l’ultimo” – Lettere di partigiani italiani, Einaudi 2012. La ha scritta Nello quartieri “Italiano”, Comandante di Brigata, Battaglione Guido Picelli di La Spezia, deceduto nel 2104.

“Ogni cosa – inizia “Italiano” – era una cosa nuova nelle parole che credevamo prima di sapere a memoria. Dormivamo nelle capanne dei boscaioli, le capanne fatte con alberi della foresta. Ci sembrava di poter crescere dal niente, ma da tutto quanto, un mondo nuovo. Da ogni pianta, da ogni rigagnolo d’acqua. Tutto aveva un sapore diverso. L’aria, aveva un sapore diverso. (…) La mia vicenda sta per terminare. Non importa.

Il Medagliere Anpi provinciale di Venezia-CVL a Como

L’importante è stato vivere per qualcosa, non come un’anima spenta. «Cercate di non fuggire dalla libertà», diceva qualcuno. Noi non siamo fuggiti. Non sono fuggiti i colti e gli ignoranti. E penso con intensità sempre maggiore, intanto che vedo arrivare la fine, a come i nostri contadini potessero combattere una battaglia senza aspettare ritorni fruttuosi, con la sola ambizione di ritornare a essere padroni a casa loro. E ritrovo con commozione i compagni persi nelle boscaglie, nei greti dei fiumi, nei nostri alti pascoli, nati poveri prima della Resistenza e morti poveri prima di poterne apprezzare i frutti. Se potessero parlare, direbbero: «Non vogliamo essere celebrati, ma amati». Guai a far naufragare la Resistenza nelle parole encomiastiche. Basterà dire, che un tempo lontano, c’erano dei giovani. E poi iniziare a raccontarla da quel punto. La Storia”.
Effettivamente non è mai stato tempo di “far naufragare la Resistenza nelle parole encomiastiche”, specie oggi, davanti all’incalzare dell’attivismo delle bande nere.

Da Como è giunto un messaggio di unità antifascista che, assieme alle tante iniziative svolte in particolare dall’Anpi negli ultimi mesi, ha dato i suoi primi frutti: il tribunale di Como ha disposto perquisizioni locali e personali sui militanti di estrema destra del gruppo «Veneto Fronte Skinheads», mentre il Guardasigilli Andrea Orlando si è pronunciato a favore dello scioglimento dei gruppi neofascisti, e parlando del Veneto Fronte Skinhead ha ipotizzato un intervento preventivo: «in casi eccezionali si può procedere d’urgenza, con un provvedimento immediato».


Nella galleria fotografica vi proponiamo altre belle immagini della manifestazione a Como. Documentano la grandissima partecipazione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia