Napoli, durante le 4 Giornate (foto Istituto campano per la storia della Resistenza, dell’antifascismo e dell’età contemporanea)

Oggi, martedì 27 settembre alle 10.30, presso l’Archivio di Stato di Napoli, sarà presentata la piattaforma digitale dedicata alle Quattro Giornate del settembre 1943, che videro uomini e donne del capoluogo partenopeo schierarsi con coraggio. Dalla parte di chi con coraggio disse “basta” alla guerra e alla violenza, e facendo di Napoli la prima città d’Europa a liberarsi da sola dall’esercito tedesco. Ciro Raia, presidente dell’Anpi provinciale di Napoli, ha voluto regalare a Patria Indipendente un piccolo assaggio in anteprima.

Una delle targhe restaurate da Anpi nel progetto “Per la valorizzazione dei luoghi della Resistenza” realizzato con il contributo del ministero della Difesa alle associazioni combattentistiche e partigiane, finalizzato alla realizzazione dei progetti approvati dal dicastero

Presidente Raia, cosa vi ha spinto a dar vita al progetto?
Questa idea nasce circa un anno fa nell’autunno del 2021, principalmente (ma non solo) per volontà e iniziativa dell’Anpi napoletana, dell’Archivio di Stato nella persona della direttrice, Candida Carrino, che ha collaborato e sta collaborando alacremente al progetto, e dell’Istituto di storia della Resistenza campana, ma via via si è allargata (e si allarga tuttora) a coinvolgere molti altri attori: università, imprenditoria, studiosi locali, scrittori (come Rosi Selo) e giornalisti”.

La foto di Gianmaria Lembo che ritrae Eduardo De Filippo dopo il bombardamento che colpì anche il teatro bombardato

Vi aspettavate di trovare tanto e vario materiale?
“Inizialmente non pensavamo che questo progetto, mirato alle Quattro Giornate di Napoli, i giorni dal 28 settembre al 1° ottobre 1943 di cui l’anno prossimo ricorre l’ottantesimo anniversario, potesse estendersi così tanto, ma ben presto ce ne siamo resi conto, al punto che sarebbe molto più corretto e appropriato parlare di un portale “Napoli 1943”, perché intendiamo inserire in questo sito tutto ciò che riguarda la storia di questa città in quell’anno cruciale: gli scioperi, lo sbarco, la caduta del fascismo…Il professore Aniello Cimitile, socio Anpi e già rettore dell’Università del Sannio, ci ha messo in contatto con due professori che hanno immaginato e curato la parte tecnologica del progetto.

Dalla mostra proposta nel 2019 dal Museo archeologico nazionale di Napoli sulle Quattro Giornate con il contributo del Museo del giocattolo di Vincenzo Capuano

Come sarà articolata la piattaforma?
Il sito sarà composto da cinque grandi sezioni. La sezione “Ricordo”, in cui si troveranno video, audio, testimonianze dei protagonisti, fotografie… per esempio quelle di Gianmaria Lembo, tra cui ricordo in particolare quella di Eduardo De Filippo mentre guarda il suo teatro bombardato, oppure quella della chiesa di Santa Chiara. Si potranno visionare inoltre le prime pagine dei giornali di allora. La sezione “Evocare” sarà dedicata ai calendari delle manifestazioni, soprattutto quelle legate e interne alle scuole, con cui c’è la volontà di collaborare intensamente. Nella sezione “Tramandare” troveranno posto, per esempio, le interviste ai nonni realizzate dagli studenti, e in quella “Raccontare” si potrà leggere e vedere cosa si mangiava allora, come ci si divertiva (stupefacente la vastissima collezione di giocattoli antichi del “giocattologo” Vincenzo Capuano), cosa si vedeva e leggeva… La sezione “Ricercare”, infine, è dedicata a promuovere la collaborazione con professori e ricercatori delle Università affinché facciano approfondire attraverso tesi di laurea e di dottorato questo periodo storico nella città di Napoli.

Napoli, 1 ottobre 1943. Patrioti e popolazione solidarizzano con alcuni militari

L’impressione è di un work in progress che riserverà tante sorprese, è così?
L’intento è anche che tutti questi studi e lavori, poi, vengano riversati nel portale. Infatti è importante sottolineare che questa piattaforma non è assolutamente chiusa e finita, ma è in divenire, pensata con l’obiettivo che possa essere costantemente alimentata e aggiornata. Mi fa piacere ricordare, ancora, il recente incontro con Luigi Verolino, storico locale della zona di Ponticelli, particolarmente colpita durante le Quattro Giornate da fucilazioni di civili, che è riuscito a recuperare, anni addietro, i verbali dei carabinieri di allora, mettendoli a disposizione del nostro progetto.

Napoli 2 ottobre 1943. Corteo funebre per i Caduti delle Quattro Giornate. Si piange sulla seplotura provvisioria (foto ICSR)

Destinato a tutti, quindi.
Il portale “Napoli 1943” mira a essere uno strumento, sempre in espansione, soprattutto per le scuole, ma anche per tutti, affinché si sappia – innanzitutto – che esiste questa gran mole di materiale e poi vi si possa facilmente accedere, per conoscerlo, apprezzarlo, riutilizzarlo per ricerche e approfondimenti e diffonderlo.

Insomma, in vista dell’80°, uno strumento di conoscenza e insieme un concreto segno di gratitudine verso una città il cui popolo per primo, con coraggio e ad altissimo prezzo di sangue, ha saputo trovare la volontà e la forza di ribellarsi all’occupante nazista e liberarsene, conquistandosi poi per questo la Medaglia d’Oro al Valor Militare.

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Alla presentazione ufficiale del portale, realizzata grazie alla collaborazione tra l’Archivio di Stato Di Napoli, l’Anpi, l’Istituto campano per la storia della Resistenza, dell’antifascismo e dell’età contemporanea “Vera Lombardi” e l’Archivio Gianmaria Lembo, saranno presenti: Gaetano Manfredi, Sindaco di Napoli; Ettore Acerra, direttore scolastico regionale della Campania; Michele Petraroia dell’Anpi nazionale; Ciro Raia, presidente Anpi provinciale Napoli; Massimiliano Marotta, presidente dell’Istituto italiano per gli studi filosofici; Guido D’Agostino, presidente dell’Istituto campano per la storia della Resistenza e Vincenzo Capuano, giocattologo. Modera Candida Carrino, direttore dell’Archivio di Stato di Napoli.