L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ieri, a New York ha approvato la risoluzione che recepisce il Patto globale sui migranti (Global Compact for Migration) con 152 voti a favore, 5 contro, 12 astenuti (tra cui il nostro Paese). Oltre agli Stati Uniti hanno votato contro Israele e altri due Paesi della UE, Repubblica Ceca ed Ungheria. Tra gli astenuti anche l’Austria, la Svizzera, la Bulgaria e l’Australia. L’accordo era stato adottato il 10 dicembre scorso dalla Conferenza Intergovernativa di Marrakech, in Marocco, con il via libera di 164 Paesi.
Intanto da noi, il Parlamento faceva nuovamente slittare il confronto sul tema: la Camera dei deputati ha approvato una mozione Lega-M5s con 277 sì, 224 no e 3 astensioni con cui si impegna “il governo a rinviare la decisione in merito all’adesione dell’Italia in seguito ad un’ampia valutazione con riferimento alla sua effettiva portata”. Le opposizioni, tutte e per un volta unite, hanno protestato. Va detto che il Presidente dell’Aula, Roberto Fico, contemporaneamente, nella sala della Lupa di Montecitorio si esprimeva, invece, nuovamente in favore del patto Onu: “A quel tavolo ci devi stare. Ogni Paese deve fare la sua parte, con un approccio globale”, chiedendo inoltre una presa di distanza dalla politica di Trump su immigrazione e ambiente.
A “riabilitare” nel consesso internazionale il nostro Paese è stato nel frattempo il delegato Unicef per l’Italia al Global Compact, Kader Diabate. Che ieri, nella sede Onu di Ginevra, ha parlato dei risultati dei lavori svolti a Marrakech. Diabate sul bavero della giacca portava la spilletta dell’Anpi, donata dal presidente del Comitato provinciale Anpi Bat, Barletta-Andria-Trani, Roberto Tarantino, nel corso di una recente iniziativa sul 70° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Pubblicato giovedì 20 Dicembre 2018
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