Quindicinale

N° 62

martedì 23 Aprile 2019

Chi ha paura della Costituzione?

Con la partecipazione e l’intervento del Presidente della Camera dei deputati, on. Roberto Fico, è stato presentato in anteprima alla sala del Cenacolo il volume “La Costituzione, 70 anni dopo”, curato dal presidente emerito dell’Anpi Carlo Smuraglia. Le parole della presidente nazionale Anpi, Carla Nespolo; di Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale e del prof. Gianfranco Pasquino

martedì 23 Aprile 2019

Il partigiano della Repubblica della Carnia

Romano Marchetti, recentemente scomparso, 106 anni. Fra gli ideatori e i sostenitori della Repubblica partigiana della Carnia e dell’Alto Friuli, dell’unità delle formazioni osovane e garibaldine, non abbandonò l’impegno che lo aveva portato alla Resistenza, come lotta di liberazione e di creazione di condizioni di vita libere e decorose per la sua gente

martedì 23 Aprile 2019

La ricerca della felicità e il nostro tempo

Una riflessione a partire dall’odio, dal rancore e dal risentimento che imperversano. Ed una conclusione: la battaglia per la ricerca della felicità è una bandiera di umanità che le forze democratiche possono sventolare contro i drappi funerei della ferocia ancestrale che si manifesta dietro la retorica del nazionalismo razzistoide

martedì 23 Aprile 2019

Patto giurato tra uomini liberi

Ecco la Resistenza. In essa rivivono, calandosi nella realtà della nuova storia, i valori della libertà e della giustizia, della indipendenza e della solidarietà tra i popoli. L’antifascismo non è solo opposizione al fascismo; è contrapposizione di un mondo di valori a un altro che ne è la negazione. Per questo esso non è «superato» e non è superabile

martedì 23 Aprile 2019

L’albero e la terra

Cronaca di un evento: Sežana (Slovenia), 30 marzo 2019. I presidenti delle associazioni partigiane di Slovenia, Croazia, Carinzia, Italia, “fratelli senza confini”, condividono un appello per un’Europa unita antifascista. Ciascuno versa la sua terra sulla terra di un tiglio appena piantumato. E il 4 maggio, con gli altri europei, a Budapest contro neonazisti, nazionalisti, razzisti

martedì 23 Aprile 2019

25 Aprile: la speranza combattente

Ecco la festa popolare: una porta aperta per godere di tutti i colori del mondo e non rassegnarsi al grigio o, peggio, al nero. L’unità bussola della moderna lotta antifascista e antirazzista. Come lo è stata per l’antica lotta: i Cln ne erano l’incarnazione. È irrazionale ogni fatalismo, perché la storia non si ferma mai. Questo è l’antifascismo qui ed ora

mercoledì 3 Aprile 2019

Ettore, Achille e la Resistenza

Forlì, 24 marzo 1944, il giorno che cambiò la storia di una città: cinque ragazzi renitenti alla leva della Rsi sono fucilati nella caserma di via della Ripa mentre altri dieci restano in attesa dell’esecuzione della pena capitale. In uno spettacolo teatrale un ponte tra la guerra di Troia, epico archetipo di tutti i conflitti, e la Resistenza

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 62 Anno IV

del 20 Febbraio 2019

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Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

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domenica 7 Dicembre 2025

Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi, i fatti e l’affondo alla democrazia

Definire “neofascista” la casa editrice creata internamente a Casaggì (a sua volta legata a FdI) è corretto, ma al contempo è troppo poco. Le istituzioni, culturali e politiche, hanno la responsabilità di riconoscere quando la tutela della libertà si trasforma in alibi per chi mira a minarla. Verificare la reale adesione ai principi democratici non è censura ma mettere in pratica la Costituzione

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

venerdì 19 Dicembre 2025

I cugini Meyer, una storia che non passa

Vittorio Giardino, maestro del fumetto italiano, è tornato indietro nel tempo con le avventure di Max Fridman, ex agente segreto francese, assente da quasi vent’anni dai suoi grafic novel. La vicenda, ambientata nella Vienna del 1938 e ripercorsa con estrema cura e una cronologia implacabile, parte da una domanda che l’autore pone nell’introduzione del libro: «Se aveste 24 ore di tempo per lasciare il Paese e poteste portare con voi solo una valigia, cosa ci mettereste?». È l’interrogativo che affrontarono gli ebrei tedeschi e austriaci negli anni 30. Lo stesso di chi oggi attraversa il Mediterraneo o altre frontiere per sfuggire a guerre, persecuzioni, povertà, dittature. E se, come allora, si alzano muri, si discute di quote, espulsioni, “remigrazione”, è evidente il perché l’autore abbia scelto di parlare di fascismo e nazismo nel 2025

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