«Questa commemorazione partigiana è una festa Anpi della conoscenza. La conoscenza della Resistenza al nazifascismo sui monti e in tutto il Pordenonese, la conoscenza del sacrificio per la libertà di tanti giovani partigiani delle Brigate unificate “Ippolito Nievo”, con garibaldini e osovani, la conoscenza della partecipazione di tutto il popolo della provincia di Pordenone alla lotta di Liberazione dal nazifascismo. Una provincia che il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, il 19 dicembre 1998 in una cerimonia solenne alla Fiera di Pordenone, ha decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare per il contributo di oltre duemila vittime – partigiani, deportati nei lager nazisti, civili e militari – alla Resistenza e alla lotta di Liberazione combattuta contro nazisti e fascisti».
Così il prefetto di Pordenone Domenico Lione, davanti a tanta gente, tanti sindaci, amministratori, rappresentanti di Anpi, Apo e Aned, nell’intervento al monumento alla Resistenza in Piancavallo (inaugurato dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini il 6 ottobre 1983), ha reso omaggio ai partigiani e a tutti gli antifascisti.
Il prefetto Lione ha ringraziato l’Anpi provinciale per essere stato invitato, nel 75° della Repubblica Italiana, alla cerimonia per celebrare i 77 anni dalla costituzione delle Brigate partigiane unificate “Ippolito Nievo”, operanti in montagna e pianura. Decine di sindaci e amministratori pubblici del pordenonese sono intervenuti all’iniziativa con la fascia tricolore e il gonfalone comunale.
La manifestazione è stata una festa fra partigiani, cittadini e giovani generazioni che vivono in libertà. Nel corso della cerimonia, sono stati donati al prefetto saggi storici sulla Resistenza e dvd di testimonianze realizzati e prodotti dall’Anpi di Pordenone.
Nel discorso introduttivo, il presidente dell’Anpi provinciale Loris Parpinel ha sottolineato come l’intervento del prefetto Domenico Lione alla manifestazione partigiana «assuma un significato nazionale, diventando un evento in grado di affermare una storia condivisa da tutti gli italiani sul valore della Resistenza partigiana e della lotta di Liberazione dal nazifascismo, quale secondo Risorgimento, da cui è nata la Repubblica democratica con la Costituzione che garantisce a tutti libertà e democrazia».
A nome dei tanti sindaci e amministratori presenti con i gonfaloni dei loro comuni, sono intervenuti i primi cittadini di Aviano, Ilario De Marco, di Budoia, Ivo Angelin, e il vicesindaco di Pordenone, Eligio Grizzo. Gianluigi Rellini, già sindaco di Aviano, ha portato il saluto dell’Aned provinciale, seguito dall’intervento, per i Federalisti Europei, della giovane liceale Carloe Palei.
«In Piancavallo assieme al prefetto – ha sostenuto il presidente dell’Anpi locale, Loris Parpinel – si è ricordata la storia della lotta per la libertà e la democrazia che vide protagonisti, in montagna e pianura, le brigate Ippolito Nievo, partigiani italiani assieme a partigiani provenienti da altre nazioni. Furono loro gli antesignani dell’unità europea. Significativa è diventata la presenza dell’Aned, a testimonianza dei deportati nei campi di sterminio nazisti. L’intervento del Prefetto Domenico Lione – ha osservato il presidente Anpi Parpinel – è stato un evento della massima importanza per il futuro. È infatti fondamentale che le istituzioni operino nello spirito unitario e antifascista che determinò, dopo la Liberazione, sia la scelta repubblicana sia l’emanazione della nostra Costituzione. Far conoscere e divulgare – ha concluso Parpinel – da quali eventi resistenziali nacquero la Repubblica e la Costituzione, non può che rafforzare le nostre istituzioni e la nostra democrazia».
I tanti presenti alla festa Anpi di Piancavallo, hanno applaudito i partigiani Dino Candusso, Antonio Piasentin di San Vito, Mario Daneluz di Sacile, mentre Angelo Carnelutto di Fontanafredda ha inviato un discorso scritto.
Tanti gli applausi rivolti al Coro partigiano Anpi di Pordenone, diretto da Laura Scomparcini, che ha caratterizzato la giornata. L’orazione del prefetto Domenico Lione, assieme all’omaggio alla Resistenza, si è conclusa, applaudita, con l’auspicio «che le nuove generazioni vengano sempre cresciute in una scuola dove si insegni, con l’importanza dei valori della libertà, della democrazia, del dialogo, il rifiuto di ogni tipo di violenza».
Sigfrido Cescut, vicepresidente Anpi Pordenone
Pubblicato martedì 6 Luglio 2021
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