Tema

Costituzione

domenica 7 Maggio 2023

E sbocceran le rose. Sempre

Decine le iniziative in tutta Italia di #sonorosefioriranno, dedicate dall’Anpi nazionale per il 25 aprile di quest’anno alle donne della Resistenza torturate o uccise dai nazifascisti. Fiori profumati di coraggio e libertà, fragranze di democrazia che hanno cosparso fino a ora il senso comune del popolo italiano ogni volta che qualcuno ha provato a mettere mano alla Costituzione. Al tempo della destra al governo, un racconto e una galleria 📷 delle 10-100-1.000 🌹 della memoria attiva. Un viaggio nel Paese antifascista che sa e saprà resistere

lunedì 24 Aprile 2023

La nostra lotta è memoria e sogno

Ogni 25 aprile è diverso, ma questo è più diverso, con un governo essenzialmente autoritario nell’animo, un cuore nero che ogni tanto comincia a fibrillare;
un mondo minacciato di nuovo dai venti di guerra e l’unità nazionale compromessa da due bombe a orologeria: autonomia differenziata e presidenzialismo. L’Italia del lavoro, della pace e della democrazia non ci sta e l’Anpi dedica la Festa alle donne Medaglia d’Oro morte per sconfiggere il nazifascismo. Consapevoli di avere le istruzioni per costruire il futuro, un libretto che si chiama Costituzione. Nata dalla Resistenza

mercoledì 12 Aprile 2023

“Un grande 25 Aprile per la democrazia e la Costituzione”

L’appello del Forum delle associazioni antifasciste e della Resistenza al tempo del governo Meloni. Sottoscritto da altre 25 sigle che vanno dalle Acli a Cgil, Cisl e Uil, dalla Fondazione Cvl all’Istituto “Alcide Cervi”, da Emergency e Libera agli studenti, dopo “dichiarazioni, decisioni e comportamenti di alcuni rappresentanti delle istituzioni e della politica che, in vari casi, sono apparse divisive e del tutto inadeguate rispetto al ruolo esercitato”

giovedì 6 Aprile 2023

Si scrive autonomia differenziata, ma si legge diseguaglianza

Lo “confessa”, aggiornando la vecchia tesi del Mezzogiorno “palla al piede”, la relazione introduttiva del ddl Calderoli, un progetto radicato su una idea di società dove gli squilibri sono considerati inevitabili e addirittura auspicabili e che, oltre a legittimare la “secessione dei ricchi”, assieme al presidenzialismo tende a promuovere una trasformazione in senso verticistico e oligarchico dell’ordinamento della Repubblica

mercoledì 15 Marzo 2023

Pagliarulo al Congresso Cgil: “Il vostro sindacato è il bastione della democrazia costituzionale”

Il presidente nazionale Anpi a Rimini sul ruolo della cultura democratica, l’importanza dell’unità delle organizzazioni della società civile, l’impegno per onorare la promessa contenuta nella Costituzione, nata dalla Resistenza, e per la pace. La Cgil rilancia la rete dei sindacati internazionali. Landini: chiediamo lo scioglimento di tutte le sigle neofasciste

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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domenica 7 Dicembre 2025

Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi, i fatti e l’affondo alla democrazia

Definire “neofascista” la casa editrice creata internamente a Casaggì (a sua volta legata a FdI) è corretto, ma al contempo è troppo poco. Le istituzioni, culturali e politiche, hanno la responsabilità di riconoscere quando la tutela della libertà si trasforma in alibi per chi mira a minarla. Verificare la reale adesione ai principi democratici non è censura ma mettere in pratica la Costituzione

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

venerdì 19 Dicembre 2025

I cugini Meyer, una storia che non passa

Vittorio Giardino, maestro del fumetto italiano, è tornato indietro nel tempo con le avventure di Max Fridman, ex agente segreto francese, assente da quasi vent’anni dai suoi grafic novel. La vicenda, ambientata nella Vienna del 1938 e ripercorsa con estrema cura e una cronologia implacabile, parte da una domanda che l’autore pone nell’introduzione del libro: «Se aveste 24 ore di tempo per lasciare il Paese e poteste portare con voi solo una valigia, cosa ci mettereste?». È l’interrogativo che affrontarono gli ebrei tedeschi e austriaci negli anni 30. Lo stesso di chi oggi attraversa il Mediterraneo o altre frontiere per sfuggire a guerre, persecuzioni, povertà, dittature. E se, come allora, si alzano muri, si discute di quote, espulsioni, “remigrazione”, è evidente il perché l’autore abbia scelto di parlare di fascismo e nazismo nel 2025

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