Tema

Politica

sabato 22 Aprile 2023

Verso un nuovo 25 aprile: sapere chi sono per capire cosa siamo chiamati a fare

Post fascisti, post verità, post Costituzione. È sempre più evidente che la cultura politica di riferimento dell’attuale maggioranza di governo rimane quella del Msi di Almirante: presidenzialismo autoritario, superamento progressivo delle garanzie contenute nella Carta nata dalla Resistenza, annichilimento e demonizzazione della lotta di Liberazione. L’anniversario quindi non costituisce più un punto di arrivo ma di partenza

giovedì 6 Aprile 2023

Si scrive autonomia differenziata, ma si legge diseguaglianza

Lo “confessa”, aggiornando la vecchia tesi del Mezzogiorno “palla al piede”, la relazione introduttiva del ddl Calderoli, un progetto radicato su una idea di società dove gli squilibri sono considerati inevitabili e addirittura auspicabili e che, oltre a legittimare la “secessione dei ricchi”, assieme al presidenzialismo tende a promuovere una trasformazione in senso verticistico e oligarchico dell’ordinamento della Repubblica

lunedì 3 Aprile 2023

Se il partito della fiamma vuole dettare legge a un liceo

Due esponenti di Fratelli d’Italia scrivono a una scuola di Venezia per fermare il progetto Carriera Alias, dedicato a studentɜ transgender, sostenendo che gli insegnanti sarebbero perseguibili del reato di falso ideologico. Sussultano Anpi provinciale e la sezione di Venezia con le presidenti Maria Cristina Paoletti ed Enrica Berti: “Ingerenza inaccettabile”

lunedì 20 Marzo 2023

Gli scioperi del marzo-aprile 1943, come il malcontento divenne politico

Le astensioni dal lavoro dilagarono in tutto il Nord Italia e seppure nacquero da rivendicazioni economiche, nella stagione che precedette la deposizione di Mussolini con quelle mobilitazioni la classe operaia tornava protagonista dell’opposizione al regime; tant’è che tutto cominciò a Torino, la più antifascista e operaia delle città italiane, piegata solo dopo la marcia su Roma, e solo col ferro e col fuoco

martedì 17 Gennaio 2023

Dante e il nocchiere del ministro Sangiuliano

Le dichiarazioni del titolare del dicastero della Cultura del governo Meloni sull’Alighieri “fondatore del pensiero di destra in Italia”, comprese le goffe correzioni di rotta, sono spia della equivoca natura politica di FdI, sospesa tra la fedeltà alla matrice postfascista e la conversione al conservatorismo. Con tanto di precedenti nel ventennio, rispondono a un disegno ambizioso da non sottovalutare

sabato 5 Novembre 2022

La terza sfida dell’operaio venuto dal Brasile

Con la vittoria di Lula, seppur di misura, l’estrema destra mondiale perde un potente alleato. E la partita del neopresidente si gioca, di nuovo, tutta all’interno del Paese. Priorità: combattere disuguaglianze e povertà, “ridemocratizzare” le istituzioni, “debolsonizzare” la società. E il mandato sarà anche una prova del fuoco per la tenuta del cosiddetto presidenzialismo di coalizione

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Pace, coesistenza, neutralità. Un’altra strada è possibile

Mettere in campo un’alternativa alla guerra si può, riattivando i processi di coesistenza pacifica e di neutralità. Tanti però i nodi da sciogliere, a partire dal ruolo della Nato, che dal 1999 si è trasformata in un agente offensivo che spinge tutti gli “esclusi” a riarmarsi. Il secondo ostacolo è proprio la disastrosa corsa al riarmo dell’Europa, da bloccare al più presto. È difficile parlare oggi di pace, ma è necessario. Non bastano però gli appelli morali: serve una mobilitazione mondiale che esprima una critica politica alla guerra; un movimento che, ricalcando quello dei Partigiani della Pace degli Anni 50, si ponga come obiettivo quello di “non implorare la pace ai fautori di guerra, ma costringerli ad accettarla”. E noi, accanto alla parola pace ne mettiamo un’altra: antifascismo, vera premessa per la realizzazione di una società nuova

Non solo cittadino onorario d’Italia, il capo del fascismo pure laureato honoris causa. In Svizzera

Nasce così, per fare i conti con il passato, “Docteur Mussolini. Un passé sensible”, una mostra all’Università di Losanna (fino al 21 settembre) realizzata grazie ad Anpi Ginevra, Colonie Libere Italiane, Comitato XXV Aprile di Zurigo e le associazioni antifasciste presenti nella Confederazione elvetica, dopo aver chiesto ma non ottenuto dall’ateneo la revoca del diploma conferito al dittatore nel 1937. E si è lanciata una petizione online affinché si ricordi Jean Wintsch, l’unico professore che disse No

KLER.CSK “Non sprecate il mio sacrificio”

80 anni di ANPI – La Resistenza continua

Le tappe salienti dell’impegno dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia si intrecciano strettamente con la vita della Repubblica. Da ieri a oggi. Il video è stato realizzato da Silvia Folchi, testi di Gabriele Bartolini, Silvia Folchi, Andrea Liparoto. Da guardare e scaricare

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