Riccione, 2 dicembre 2023. Gabriele Bartolini espone la relazione alla prima Assemblea dei giovani dirigenti Anpi. Al tavolo della presidenza: il presidente nazionale Anpi, Gianfranco Pagliarulo, e Silvia Folchi, Comitato nazionale Anpi, che ha presieduto la sessione di apertura dei lavori. A sinistra, Valerio Bruni

Con Vincenzo Calò, della Segreteria nazionale Anpi, continua il resoconto di “Essere Anpi, insieme”, la due giorni che a Riccione, il 2 e 3 dicembre scorsi, ha visto protagonisti i giovani dirigenti dell’associazione dei partigiani riuniti in Assemblea. 


E dopo la bella relazione di Gabriele Bartolini è l’ora di programmare lo svolgimento dei lavori.

Ben 100 i giovani dirigenti Anpi a Riccione per la due giorni dell’Assemblea

Si susseguono interventi diversi e appassionati raccontando di esperienze locali e visioni d’insieme. Memoria, Pace e Costituzione le parole a cui si fa più ricorso. Vengono sublimati i legami sinceri coi partigiani e si confessano fragilità e senso d’insicurezza. Non manca però la speranza, che accompagna ogni passo del cammino spregiudicato dei giovani dell’ANPI. Trionfano le grandi motivazioni ideali, i sogni da traguardare a discapito delle mediazioni da raggiungere. Il buonsenso cede il passo all’azzardo. Guai se non fosse così in un incontro di giovani! Chiedono spazio i giovani dell’ANPI, chiedono opportunità ma soprattutto chiedono fiducia!

Oltre 30 gli interventi dei giovani dirigenti Anpi

Si riuniscono i quattro gruppi di lavoro, in cui ognuno s’impegnerà a dare un contributo fattivo, a comunicare esperienze e confidare aspettative. Le guide sicure sono di quattro giovani: Claudia Cammarata, Sara Cucciolito, Lucrezia Boari, Dario Melillo; ad ascoltare simbolicamente c’è tutta l’ANPI, e infatti il 19 gennaio prossimo l’incontro del 2 e 3 dicembre scorsi a Riccione sarà all’odg del Comitato Nazionale, a rappresentare il desiderio del gruppo dirigente centrale dell’associazione di conoscere le ragioni di quei giovani.

I quattro tavoli tematici

La prima Assemblea dei dirigenti under 35 racconta tanto lavoro e tanta serietà. Non può essere altrimenti per chi si è fatto spazio nel proprio comitato provinciale per esserci, e ha macinato chilometri, sfidato il maltempo, lo sciopero dei treni, le deviazioni stradali e i ritardi aerei. C’è chi è partito alle 5 del mattino da Palermo in aereo e chi in treno poco più tardi da Torino. C’è chi è arrivato in macchina raccogliendo passeggeri lungo la strada. Conta essersi incontrati a Riccione!

Riccione, 2-3 dicembre 2023. Silvia Folchi e Michela Cella, le dirigenti nazionali Anpi che, fin da subito dopo il Congresso, hanno seguito l’iter che ha portato all’appuntamento di Riccione

Ha introdotto Silvia Folchi, componente del Comitato nazionale, che ha seguito tutto l’iter fin dall’inizio, cioè da subito dopo il Congresso, e ha presieduto la sessione d’apertura. Il giorno successivo a presiedere sarà Michela Cella, componente della Segreteria nazionale. Anche lei ha seguito il percorso a cominciare dal post Congresso. Silvia ricorda che il tempo è tiranno.

Che fare dunque dopo cena? Si continua la plenaria per permettere al maggior numero dei richiedenti di poter intervenire o conviene riunire nuovamente i gruppi di lavoro? Oppure si va tutti quanti al pub?

L’alternativa sembra irriverente, cala il silenzio, l’idea comune e prevalente appare chiara ma quel senso di pudore che è proprio delle giovani generazioni induce alla titubanza. Chiede d’intervenire il presidente Pagliarulo, precisa che ogni momento della due giorni a Riccione è una riunione di lavoro; pertanto, sarebbe un’opportunità persa per conoscersi meglio e produrre idee se dopo cena non si andasse tutt’insieme al pub. L’acclamazione generale della proposta sancisce la condivisione piena della linea dettata dal presidente. Dopo cena dunque tutti al pub!

Tutti al pub!

È bello veder tanti giovani invadere gli spazi di un luogo che evidentemente d’estate sa dare il meglio di sé ma che non si fa trovare impreparato neanche fuori stagione. A Valerio Bruni va riconosciuto il merito della scelta azzeccata del locale.

Ci si conosce, si parla e si scoprono punti d’incontro ideali. Si ha la percezione che la comunità ANPI è una gran bella cosa. Si capisce che Catanzaro e Novara non sono così lontane. Anzi sono unite dai partigiani del sud andati a combattere, e molti a morire, al centro nord. Per questo la Resistenza rappresenta la parte migliore del complesso processo di unità nazionale del nostro Paese.

Prendono corpo gemellaggi e scambi di esperienze. Si pensa a corsi di formazione e a nuove frontiere della comunicazione. Si fa proprio il messaggio unitario della lotta di Liberazione come incontro di tradizioni ideali diverse ma che hanno il comun denominatore dell’antifascismo, e questo basta! Ci si appassiona di fronte a racconti di fatti epici che hanno per protagoniste figure epiche di partigiani e partigiane, sì, le tante donne partigiane raccontate con ammirazione mentre chi ascolta è affascinato dalle loro gesta, dalla loro umanità, e specificità.

Si inquadrano i pericoli di oggi, si condannano le azioni spocchiose e strafottenti dei giovani di destra e si recrimina per il mancato rinnovo del protocollo d’intesa col ministero dell’Istruzione (e del Merito, come è stato chiamato dall’esecutivo) che permetteva all’ANPI di intervenire agevolmente nelle scuole, ma l’ANPI nelle scuole c’è lo stesso e questo è motivo d’orgoglio! Si grida allo scandalo nel rimarcare il fatto che un palazzo storico nel centro di Roma da venti anni è occupato da CasaPound sotto lo sguardo passivo delle istituzioni.

Passa l’idea che non serve giocare di rimessa, che bisogna elaborare una propria strategia, e portarla avanti perché convinti di essere dalla parte giusta della storia e non perché altri dettano le regole del gioco. Bisogna giocare d’attacco! Si pensa a un campeggio estivo e sullo sfondo si vede la festa nazionale (rimandata di oltre un anno, al settembre 2024, a causa dell’alluvione che ha colpito la regione ospite, l’Emilia-Romagna) come ulteriore momento di aggregazione, di messa a punto della strategia comune, senza mai perdersi di vista. Quante belle proposte nascono in questa sera al pub, quanta freschezza nella semplicità del dialogo e del confronto.

Un ragazzo e una ragazza dialogano tra loro da quasi due ore, sorridono e si fanno gli occhi dolci. Che l’ANPI non sia l’argomento prevalente? Va bene così. È giusto così. Quante belle storie d’amore e d’amicizia sono nate sulle montagne dei nostri partigiani! È spirito di emulazione!

A bere una birra c’è anche qualcuno che per comodità definirei “diversamente giovane”, a testimoniare anche qui l’incontro tra generazioni!

E a unire tutti, a creare un’atmosfera unica a un certo punto, o meglio quando “si è fatta una certa (ora)” parte “Bella ciao” e poi “Fischia il vento” e tante altre canzoni che mettono insieme ideali e sentimenti dalle radici profonde, germogliati su un terreno fertile che ha dato cotanti frutti …e altri ne darà.

È la scommessa da vincere, è la missione di ognuno nel segno di “Chianciano 2006”, laddove i partigiani segnarono il cammino, aprendo agli antifascisti, proprio nella speranza che si realizzasse un giorno “Riccione 2023”. Con l’unica differenza che il lambrusco di allora tende a cedere il passo alla birra artigianale!

Vincenzo Calò, segreteria nazionale Anpi