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Stragi

lunedì 17 Aprile 2023

Piazza della Loggia, l’ultima inchiesta

La strage di Brescia del 28 maggio 1974, 8 morti e oltre 100 feriti, non è stata un episodio isolato ma ha avuto motivazioni più ampie e politiche. Quasi mezzo secolo dopo, nuove indagini sulla “pista neofascista veronese” e richiesta di rinvio a giudizio per due persone, giovani allora, che orbitavano nell’area della destra eversiva, Roberto Zorzi e Marco Toffaloni, oggi entrambi residenti all’estero

martedì 4 Aprile 2023

Ombre e dubbi sul naufragio di Cutro. C’è chi si lamenta del clamore e chi non vuole dimenticare

In Calabria iniziativa di un gruppo di intellettuali che stigmatizzano l’accaduto guidati dal regista Cauteruccio. Sui social cresce però l’insofferenza. Dura presa di posizione della Conferenza episcopale calabrese, presieduta da monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo di Reggio Calabria. Intanto 40 organizzazioni della società civile hanno presentato un esposto alla magistratura: la tragedia era evitabile

lunedì 27 Febbraio 2023

Se umanità e speranza naufragano in Calabria

Sull’ennesima strage di migranti Mario Vallone, Anpi regionale: “Rifletta la politica, lo faccia il governo con le sue direttive disumane sui soccorsi, sulle Ong, sull’accoglienza diventata un miraggio”. Molte delle vittime hanno tra i 13 anni e gli otto mesi. E con l’associazione dei partigiani parte la solidarietà. Giusy Acri, provinciale di Crotone: “Arrivano richieste di aiuti urgenti presso l’ospedale, dai bagnischiuma per bambini, che pare siano ricoperti di petrolio e nafta, a vestiti”

giovedì 2 Febbraio 2023

Dodici mesi con i partigiani, il calendario dell’Anpi di Villadose

In una terra natìa di tanti combattenti della Resistenza, il Polesine, oltre che teatro di un eccidio nazifascista, la memoria è protagonista. Le biografie di 12 uomini e donne (di ogni provenienza politica) stanno accompagnando l’anno dell’80° nel primo datario della provincia di Rovigo dedicato alla lotta di Liberazione. E intanto le iniziative della Sezione si moltiplicano

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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