Cronache antifasciste

martedì 12 Dicembre 2023

Vicenza ci riprova: ripristinare la “clausola antifascista”

Su impulso di tanti cittadini e dell’Anpi, il Regolamento comunale per usufruire degli spazi pubblici, che dovrà essere sottoscritto anche per partecipare ai bandi, richiamerà espressamente la XII disposizione della Costituzione e vieterà ogni forma di discriminazione basata su sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Si tornerà così allo spirito originario della normativa municipale, stravolto dagli intenti revisionisti della passata amministrazione

martedì 31 Gennaio 2023

La lunga scia di sangue del fascismo di confine

Tra il dicembre 1942 e il gennaio 1945 nelle zone occupate e annesse al Regno d’Italia la repressione si farà sempre più feroce: “Sembra che le strade di Lubiana siano ormai intransitabili per le nostre truppe: ogni portone e ogni persona nascondono un’insidia”. Nel ricordo dei partigiani martiri, Anpi e Zbb-Nob rinsaldano l’amicizia tra i due popoli

martedì 27 Settembre 2022

L’antifascismo riparte dalla storia. Con “Napoli 1943”

In occasione del 79° anniversario delle Quattro Giornate, l’Anpi partenopea presenta una piattaforma digitale. Ciro Raia, presidente provinciale: “Un grande progetto, nato grazie alla sinergia con l’Archivio di Stato e l’Istituto campano della Resistenza, coinvolgerà università, imprenditoria, studiosi, scrittori e giornalisti”. Guardando all’80°

lunedì 19 Settembre 2022

Anpi Genova, la memoria antifascista di Kōstas Geōrgakīs rivive. Restaurata la targa

Oggi alle 17.30 associazioni, sindacati e istituzioni insieme per commemorare lo studente che esattamente 52 anni fa si diede fuoco al grido di “Grecia libera, aiutate la Grecia”. Il presidente dei partigiani Massimo Bisca: “si ribadisce la naturale spinta democratica e antifascista della città Medaglia d’oro al Valore militare per la Resistenza”

venerdì 26 Agosto 2022

I ragazzi del Battaglione Amelia: “l’antifascismo è la nostra Costituzione”

Vicenza, ecco l’Anpi dei giovani. La sezione si racconta con la presidente Corbetti: “naviganti, interconnessi, under trenta, vogliamo essere un luogo dove si può parlare, discutere e approfondire tutto”. Dal “fuori” servizio civile a sentinelle della democrazia. Il nuovo il linguaggio partigiano corre anche al festival Fornaci Rosse (dal 26 al 30 agosto) con Libera e Andrea Pennacchi. E a ottobre Cibo a Porto Burci

martedì 10 Maggio 2022

Riparte da Dongo la battaglia per sciogliere le organizzazioni neofasciste

Di fronte alle proteste di Anpi e della società civile hanno dovuto abbassare la cresta le organizzazioni dell’estrema destra che, autorizzate, si erano date appuntamento sul lungolago di Como per commemorare Mussolini e i gerarchi fucilati. Mauro Magistrati, comitato nazionale dell’associazione dei partigiani, che ha portato il saluto del presidente Gianfranco Pagliarulo: “È il momento di far sentire la forza della democrazia italiana”

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 157 Anno

Leggi il numero 157

Tutti i numeri

Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

Leggi anche

domenica 7 Dicembre 2025

Passaggio al Bosco a Più Libri Più Liberi, i fatti e l’affondo alla democrazia

Definire “neofascista” la casa editrice creata internamente a Casaggì (a sua volta legata a FdI) è corretto, ma al contempo è troppo poco. Le istituzioni, culturali e politiche, hanno la responsabilità di riconoscere quando la tutela della libertà si trasforma in alibi per chi mira a minarla. Verificare la reale adesione ai principi democratici non è censura ma mettere in pratica la Costituzione

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

venerdì 19 Dicembre 2025

I cugini Meyer, una storia che non passa

Vittorio Giardino, maestro del fumetto italiano, è tornato indietro nel tempo con le avventure di Max Fridman, ex agente segreto francese, assente da quasi vent’anni dai suoi grafic novel. La vicenda, ambientata nella Vienna del 1938 e ripercorsa con estrema cura e una cronologia implacabile, parte da una domanda che l’autore pone nell’introduzione del libro: «Se aveste 24 ore di tempo per lasciare il Paese e poteste portare con voi solo una valigia, cosa ci mettereste?». È l’interrogativo che affrontarono gli ebrei tedeschi e austriaci negli anni 30. Lo stesso di chi oggi attraversa il Mediterraneo o altre frontiere per sfuggire a guerre, persecuzioni, povertà, dittature. E se, come allora, si alzano muri, si discute di quote, espulsioni, “remigrazione”, è evidente il perché l’autore abbia scelto di parlare di fascismo e nazismo nel 2025

Newsletter

Iscriviti alla newsletter e resta informato: ricevi ogni due settimane gli articoli di Patria Indipendente direttamente nella tua casella di posta.

Iscriviti ora