Quindicinale

N° 32

Copertine Interviste

CHIARAVALLE: NEOFASCISMO OFF LIMITS

Natalia Marino

Parla il sindaco del comune marchigiano, la cui Giunta ha approvato questo provvedimento: chi manifesta sul suolo pubblico deve dichiarare di condannare ideologie razziste o fasciste

lunedì 24 Aprile 2017

Ordine superiore: liquidare l’ANPI

Camminare, capendo amaramente. Capita, purtroppo. Ma è necessario farci i conti. La vicenda è nota. La Festa della Liberazione mortificata da polemiche rituali con aggravi oltremodo velenosi e penosi nell’edizione di quest’anno. Non sto qui a fare la sintesi, è tutto illuminato e ben presente. Quel che mi preme camminando e capendo amaramente è una […]

lunedì 24 Aprile 2017

Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo

Una situazione internazionale palesemente fuori controllo, fra madri di tutte le bombe, attacchi a colpi di missili e mani che giocano con i pulsanti rossi, referendum turchi, silenzi assordanti della UE. Nel caos, una parola ragionevole: l’appello per la pace promosso da ANPI, ARCI, CGIL, CISL, UIL e ACLI

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 32 Anno II

del 5 Aprile 2017

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Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

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Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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