Tema

Carceri

domenica 28 Gennaio 2024

Tutti per Ilaria Salis

Prima udienza in Ungheria del processo all’insegnante italiana accusata di aver aggredito due neonazisti, detenuta da quasi un anno, a Budapest, in una prigione di massima sicurezza in condizioni a dir poco disumane. Si continuano a mobilitare i comitati per la liberazione della giovane. Anpi in prima fila. Il presidente Pagliarulo: “Ammesso e non concesso che questo sia un trattamento sopportabile in un carcere civile, non stiamo parlando di un condannato ma di un presunto colpevole e quindi presunto innocente, mentre le sono negate tutte le regole scritte e non scritte, dell’Unione Europea”

mercoledì 25 Gennaio 2023

Anpi in Turchia accanto al Popolo Curdo

L’associazione dei partigiani italiani con Fabrizio De Sanctis, componente della segreteria nazionale, nel Paese della mezzaluna in un viaggio che toccherà anche la capitale Istanbul. Per parlare con associazioni, ong, personalità politiche, portare solidarietà e dar voce ai diritti umani calpestati. L’incontro con le madri dei detenuti politici. Le testimonianze dei prigionieri rilasciati. Abdullah Öcalan quasi sepolto vivo

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

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Gli omicidi di Valarioti e Losardo. “Sostenete i nostri docufilm contro la ’ndrangheta”

Prodotti da Ugly Films, piccola ma battagliera società cinematografica indipendente, promossi in collaborazione con l’Anpi provinciale di Reggio Calabria, i due cinedocumentari raccontano due vicende umane inedite della lotta alle mafie, e hanno fatto riaprire le indagini su almeno uno dei due casi. Dopo le presentazioni in Calabria, le opere sono in tour per l’Italia. Per sostenere le spese di realizzazione, ingenti in una piccola realtà, l’associazione dei partigiani reggini ha lanciato un appello e una sottoscrizione. Storie come quelle di tante altre vittime innocenti della barbarie mafiosa e ‘ndranghetistica sono più attuali che mai e non possono restare nel dimenticatoio. Soprattutto tra le giovani generazioni. “Aiutateci a portarle ovunque sia possibile”. Le coordinate bancarie per contribuire

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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