Quindicinale

N° 3

Copertine

FUORI CONTROLLO

Natalia Marino

Lucio Caracciolo: in Medio Oriente si combatterà ancora a lungo. Palestina e Israele, guerra civile siriana e internazionale, Isis, strage in Turchia

giovedì 5 Novembre 2015

Il pistolettaro e il patto per la lettura

Ci sono fatti, gesti, parole che ormai le coscienze, i loro simulacri, ingoiano senza star lì troppo a capire. Il tempo è prezioso, c’è da inventarsi minuti da spendere di pancia. Ci sono allegre e sapienti raccomandazioni al crimine “opportuno” che veleggiano sulla stampa ghiotta di sensazioni da occupare, per arrivare prima dei concorrenti. L’ultimo […]

giovedì 5 Novembre 2015

Cosacchi in Friuli. Il flagello di Dio

«[Sono giunti] più di 20 mila soldati [cosacchi e] caucasici, alcuni con famiglia, portano con sé un numero assai grande di cavalli. Sono il flagello di Dio. Dove passano è come se fossero passate le cavallette; dove si fermano tutto è letteralmente saccheggiato»

Periodico dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Numero 3 Anno I

del 16 Ottobre 2015

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Patria Indipendente, il periodico antifascista con aggiornamenti quotidiani.

Leggi anche

Un gigante dai piedi d’argilla. Il diritto internazionale di fronte ai conflitti armati e al genocidio

Le norme, i principi giuridici e gli organi che regolano le relazioni tra Stati sovrani con l’obiettivo di garantire pace e stabilità nella comunità mondiale mostrano oggi tutta la loro fragilità. Dalla Guerra Fredda ai conflitti contemporanei e lo sterminio del popolo di Palestina, le promesse tradite di un sistema che resta indispensabile ma troppo spesso è impotente. La legge del più forte e la guerra hanno ripreso il dominio, mentre proliferano ovunque i processi di riarmo e il presidente Usa con disprezzo bolla come inutili tutte le istituzioni sovrazionali e sanziona i magistrati della CPI che hanno osato emettere un mandato di cattura nei confronti di Netanyahu

Palestina, dalla tregua fragile alla costruzione della pace

I movimenti in Italia e nel mondo hanno scosso le coscienze e isolato Israele, ma ora è necessario uno scatto nuovo. Il ruolo fondamentale che l’Onu deve riprendere e assumere pienamente e quello finora assente della Ue, la richiesta di liberazione di Barghouti, la ricostruzione nella prospettiva dell’avvio della costituzione di uno Stato palestinese in uno scenario di due popoli in due Stati e le tentazioni dei potenti di “sedersi a tavola” per spartirsi il pranzo. Cosa possiamo fare come Anpi

Stato di Palestina, sì o no? Due popoli e due Stati, uno Stato unico oppure altro ancora?

Nonostante non si fermi il piano israeliano di spopolare Gaza, nonostante il genocidio, l’odio seminato a piene mani e la Cisgiordania a rischio di formale annessione da parte di Tel Aviv, può ancora esistere un futuro per i palestinesi perché i sentimenti delle persone, le speranze o la disperazione, si alimentano e si modificano sulla base della vita quotidiana: per un bimbo la scomparsa di un check point sulla via per la scuola è di per sé un pezzo importante di liberazione. Cosa possiamo fare come Anpi in questo preciso momento storico affinché inizi un processo negoziale che dia dignità e pace a quel martoriato popolo. Ecco alcuni spunti per una proposta strategica

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